RONDISSONE - Una pace che divide.
La pace e l'articolo 11 della Costituzione erano infatti l'argomento principale
della seduta di Consiglio di giovedì 27 febbraio, su richiesta della
minoranza e ampiamente accettato dalla maggioranza guidata dal sindaco
Martin. Ma proprio sulla pace le due parti sono arrivate a uno scontro
deciso, che ha portato Martin a dichiarare conclusa la seduta senza aver
approvato nessuno dei punti all'ordine del giorno. Si inizia con la minoranza,
guidata dal capogruppo Mario Maglione, che riporta con la memoria ai timori
nati 40 anni fa durante la guerra fredda, quando però gli antagonisti
riuscirono ad arrivare ad una risoluzione pacifica con grande senso di
responsabilità. Nel documento stilato dalla minoranza si fa riferimento
a un grande paladino della pace - Maglione, con abile colpo di teatro,
ne svelerà l'identità solo a posteriori - che predica amore,
giustizia e libertà, e si respinge comunque la guerra come strumento
di lotta al terrorismo. Contenuti quasi del tutto condivisi da Martin,
che si sente però di affermare che un pericolo che minaccia l'umanità
vada comunque fermato. E' il vicesindaco Franco Lomater a leggere il documento
stilato dalla maggioranza, dove il punto centrale è riassunto dalla
frase: "Non è questo il mondo in cui avremmo voluto vivere", e dove
si auspica un intervento più deciso delle Nazioni Unite e che l’eventuale
guerra sia un'operazione di polizia internazionale concordata. Maglione,
che in precedenza si è affidato alle parole di Papa Giovanni XXIII
e alla sua enciclica "Pacem in terris", prende ancora a prestito gli inviti
alla pace di Giovanni Paolo II e rinfaccia ai consiglieri di maggioranza
di andare a Messa tutte le domeniche, ma di non essere molto attenti a
quello che si dice. Poi Licastro e Maglione tirano fuori la bandiera arcobaleno
della pace e si finisce in litigio. Martin minaccia: "Non è permesso
dalla legge tenere altri vessilli in sala del consiglio, toglietela o chiudo
il Consiglio". "Chiediamo che sia esposta dal balcone del Municipio e che
il gonfalone sfili nei cortei di pace", chiede la minoranza. "Peccato,
avremmo potuto approvare e mettere agli atti entrambi i documenti", conclude
Martin e chiude il Consiglio. Si replica questa sera, venerdì 7,
alle 18.