IVREA - I multiformi interessi di
casa Olivetti, azienda che ha prodotto beni, ma anche (vogliamo azzardare:
soprattutto?) cultura, non sono stati estranei alla cosiddetta "settima
arte", il cinema. Non proprio di film, in realtà, si tratta, ma
soprattutto di filmati e documentari, realizzati nell'arco di un cinquantennio
(dagli anni '40 fino ai primi anni '90), che hanno toccato i temi più
vari (l'azienda, le tecnologie, la scienza, così come l'arte, la
cultura e il territorio): sono i tasselli di base della prestigiosa "Cineteca
Olivetti", che è stata dettagliatamente "raccontata" da Adriano
Bellotto (il "deus ex machina" del Cineclub, tanto per intenderci) nel
suo fondamentale saggio "La memoria del futuro".
Documentari, quelli realizzati in
casa Olivetti, considerati non a torto piccole opere d'arte; e a far fede
della veridicità di tale opinione può essere sufficiente
elencare alcuni dei grandi nomi che furono chiamati a realizzarli: regie
furono curate da Nelo Risi, abbiamo opere con la fotografia firmata da
Giulio Giannini, così come colonne sonore di Luciano Berio, soggetti
di Ettore Sottsass, testi di Giovanni Giudici e grafica di Giovanni Pintori.
Non serve aggiungere altro, crediamo.
Stiamo parlando di un patrimonio
di immenso valore, ma di non semplice fruibilità. Come aprire un
simile scrigno per concederne i gioielli al pubblico. L'idea è venuta
a quelli dell'associazione Archivio Storico Olivetti, che hanno messo sotto
Adriano Bellotto (chi meglio di lui?) e il regista eporediese Pietro Contadini
perchè dessero forma a un'operazione singolare: assemblare una ventina
di documentari - otto presenti per estratti e dodici per intero - in un
unico grande film-testimonianza del "fare comunicazione" made in Olivetti:
"Le message (il segno lieve e il senso profondo dei filmati Olivetti)".
L'opera si compone di 160 minuti
di materiale filmato, ed è suddivisa in due parti: la prima ufficiale
è prevista per questo mercoledì 6 novembre (la prima parte)
e per il successivo mercoledì 13 (la seconda), sempre con inizio
alle 21, al cinema "La Serra" di corso Botta. A introdurre la prima serata
è stato chiamato il regista Ugo Gregoretti.
La prima parte del film raccoglie
"Incontro con la Olivetti" (1950), "Macchina cerca forma" (1970), "Pompeo
e Zeno" (1970), "Il Canzoniere di Petrarca" (1970), "Diario dattilografico"
(1972), "L'arte di Rosai" (1957), "Kyoto" (1969), "Una fabbrica e il suo
ambiente" (1957), "Elea Classe 9000" (1960), "P 101" (1967); nella seconda
si trovano "TES 501" (1978), "Il restauro della Cappella Brancacci" (1990),
"Mars" (1991), "ET ETV" (1988), "Le message" (1969), "Information en 24
heures" (1967), "Informazione leit motiv" (1969), "Olivetti One. A day
in Europe" (1991), "Divertimento for Olivetti machines" (1973), "Valentine"
(1970).
L'abbonamento ai due spettacoli
costa 15 euro, comprensivi del catalogo "Le message"; in omaggio sarà
distribuito, fino a esaurimento delle copie, "La memoria del futuro" di
Bellotto. Gli abbonamenti vanno richiesti all'Archivio Storico Olivetti,
in via Miniere 31 a Ivrea (dal lunedì al venerdì, dalle 9
alle 12 e dalle 14 alle 17; telefono 0125.52.81.19, fax 0125.52.85.09,
e-mail archivio@arcoliv.org).
L'associazione Archivio Storico
si è detta disponibile, su richiesta di gruppi di una certa consistenza
numerica e associazioni, a prendere in considerazione l'ipotesi di programmare
ulteriori proiezioni in orari differenti da quelli sopra annunciati.