SETTIMO ROTTARO - Lo scorso 27 agosto
la Commissione giudicatrice ha stilato la classifica finale del concorso
di idee per la realizzazione di un parco giochi in un'area verde - sono
quasi 5 mila metri quadri - di località Pedagna, vicino al campo
sportivo, concorso a suo tempo bandito dal Comune di Settimo Rottaro. L'obiettivo
dell'amministrazione, guidata dal sindaco Francesco Comotto, era quello
di realizzare un'area polivalente, da destinarsi in via prioritaria al
gioco dei bimbi e dei giovani, ma anche alla sosta e al riposo delle persone
adulte (in prossimità dell'area dovrebbe essere realizzata, fra
l'altro, una pista ciclabile). In futuro, poi, si pensa di abbellire ulteriormente
il parco giochi posizionandovi i lavori di alcuni giovani artisti: ma per
questo ci sarà tempo...
"Hanno partecipato al concorso -
dice Comotto - 31 progettisti provenienti da tutta Italia, oltre a una
architetto italiana residente in Norvegia. Le opere sono quasi tutte di
alta qualità e l'esperienza è stata, per un Comune piccolo
come il nostro, indubbiamente interessante".
La premiazione ha avuto luogo nel
pomeriggio di domenica 1° settembre, in occasione della festa patronale
di San Bononio. Al progetto primo classificato sono andati in premio 1500
euro, al secondo e al terzo, a titolo di rimborso spese, 500 euro ciascuno.
Vediamo, allora, qual è stata
la classifica finale del concorso. Primo si è classificato il progetto
collettivo "No Limits", degli architetti romani Sonia Rizzo e Francesca
Tata, e di Ugo Rizzo, Stefano Saccone e Paola Vanacore. Il progetto è
stato scelto per la tecnica esecutiva, la qualità grafica, ma soprattutto
per la raffinatezza delle soluzioni proposte, tese alla valorizzazione
dell'ambiente, sia dal punto di vista ludico che naturalistico-botanico,
anche in considerazione dei particolari percorsi proposti intorno a monoliti
che caratterizzano il territorio sul quale sorgerà il futuro parco.
I monoliti possono diventare anche elementi di supporto di elaborazioni
complementari - ad esempio essere una sorta di palestra per free climber
-, oppure trasformarsi in quinte scenografiche per l'allestimento
di mostre. I monoliti sono fra loro diversi, in modo che ognuno di essi
individui differenti funzioni di servizio inserite nel parco: punto di
ristoro, campo per bocce, pista per skate...
Al secondo posto si è classificato
il progetto "Il parco del passero e dello spaventapasseri", dell'architetto
cuneese Patrick Politano, dell'ingegner Elena Boffa Tarlatta di Ivrea,
di Maurizio Bocconcino e Leonardo Peretti. Il lavoro è stato considerato
particolarmente accattivante, anche per il forte impatto visivo generato
dalla gigantesca figura dello spaventapasseri che pare emergere dal terreno:
una figura simpatica, utilizzabile come marchio o segno di identificazione
del paese e dei suoi prodotti tipici. Valutata positivamente anche la scelta
di utilizzare materiali tradizionali "poveri" e biocompatibili (legno,
ferro, siepi), che dovrebbero anche abbassare i costi di esercizio e manutenzione.
"Medaglia di bronzo" per il progetto
"L'enigma dei celti", dell'architetto veneziano Mario Tassoni. Notevole
è stata la ricerca storico-culturale effettuata dal progettista,
nel tentativo di utilizzare il parco come strumento per raccontare ai suoi
fruitori la storia del paese e dei luoghi circostanti, coprendo un periodo
storico che va dal neolitico al XV secolo. Dopo aver assegnato i primi
tre posti, tutti gli altri partecipanti sono stati classificati quarti
ex aequo. Si sono comunque voluti segnalare alcuni progetti, contenenti
elementi che hanno favorevolmente colpito la Commissione giudicatrice:
"Nonni e nipoti", di Gaspare De Fiore; "Percorsi creativi" di Gianluca
Germani; "Onda" di Nicola Gibertini; "Sic et simpliciter" di Silvia Amore
e Valentina Drocco; "Grillo parlante", di Patrizia Alliaud, Raffaella Rolfo,
Monica Ronchail e Carla Gastaldi; "Sulle tracce di re Arduino" (vedi foto)
di Manuela Varetto e Franco Piavento; "Spazio Mutevole II" di Alessandro
Ghislanzoni e Silvano Martina; "Un'onda verde" di Antonello Sado e Angelo
Sado; "La vecchia fattoria" di Valentina Ollearo; "Gioco dell'oca" di Giorgio
Ceradelli; "La collina dei bambini" di Umberto Andolfato; "Parco dei cinque
sensi" di Simona Ferrari.
m.s.