Di Pietro Valpreda si è tornato
a parlare al momento della sua morte. Qualche giorno fa, al Circolo anarchico
di Ponte della Ghisolfa (Milano), la sua bara è scivolata in mezzo
alla folla, fra occhi lucidi e pugni chiusi. Ma la vicenda che ha coinvolto
il ballerino anarchico non può essere liquidata con un necrologio,
tanto profonda è la scia che quella vicenda ha tracciato nella recente
storia italiana. Una storia non solo di inefficienza giudiziaria, ma di
occultamenti della verità e di colpevoli depistaggi, in un momento
in cui la figura di un anarchico individualista poteva essere facilmente
fatta combaciare all'identikit dell'autore criminale di una strage. Quella
strage di Piazza Fontana (12 dicembre 1969) apriva una lunga
e feroce stagione della "strategia della tensione". La stagione dei vari
Pinelli, Valpreda, commissario Calabresi. Il giorno in cui Giuseppe Pinelli
'cadeva' da una finestra della Questura, il 15 dicembre, veniva arrestato
Valpreda. Come non restare sorpresi - scriveva Mons. Bettazzi, tre anni
dopo, sul "Risveglio Popolare" del 5 ottobre 1972 - "che un uomo accusato
sì di un grave reato di cui però si è sempre dichiarato
innocente, e di cui in tre anni non si è riusciti a trovare prove
convincenti… sia ancora privato della sua libertà?". "Come allontanare
l'impressione che si sia voluto convogliare ad arte intorno alla sua persona
responsabilità o provocazioni, secondo un disegno a lunga gittata…?"
Non era certo facile per Mons. Bettazzi
assumere le difese di un anarchico, così lontano dagli ambienti
ecclesiali; tanto profondi erano, dall'altro canto, i legami della Chiesa
(o di una 'certa' Chiesa) con quella borghesia, a sua volta sospettata
di avere provocato quella "strage degli innocenti", e capace di farne scaricare
le responsabilità su di un anarchico. Solo più tardi, nelle
indagini, sarebbe spuntata la 'pista nera', prima di Freda e Ventura, poi
di Zorzi, Maggi e Rognoni.
"Compito rischioso, quello della
difesa degli ultimi, anche se lontani dalla Chiesa", osservava Bettazzi,
ma profetico, come profetico risultava quell'articolo ripreso da diversi
organi di informazione. Non era, e non è forse il Vescovo "come
una sentinella nella casa di Israele"?
d.p.a.