SETTIMO ROTTARO - INIZIATIVA
LANCIATA DA COMUNE E PARROCCHIA Crocevia della
‘mondialità’ Un weekend dedicato a pace,
solidarietà, fratellanza
SETTIMO ROTTARO - Tre giorni afosi
a parlare, e a sentir parlare, di pace, solidarietà e fratellanza,
in una manifestazione che ha coinvolto moltissimi attori, ed un buon pubblico...
Non è un sogno di... inizio estate, ma un’impresa felicemente conclusa,
con esiti decisamente soddisfacenti, in un piccolo centro canavesano. Settimo
Rottaro, divenuto, in questo singolare week end, un vero crocevia di “mondialità”,
di attenzione alle grandi problematiche internazionali, messe alla nostra
portata. Tutta “colpa” del coraggio del primo cittadino Francesco Comotto
e del parroco don Angelo Bianchi, che si sono avvalsi della generosa collaborazione
del Comune, del gruppo parrocchiale e della Pro loco, in un contesto di
ottima sinergia.
E non si è trattato delle
solite chiacchiere salottiere. I temi e le problematiche concernenti la
pace e i rapporti internazionali, le diseguaglianze Nord-Sud, i tentativi
di soluzione intrapresi, sono stati esplorati grazie ad un rilevante numero
di associazioni e movimenti presenti, che hanno documentato - con interventi
nei dibattiti, mostre, materiali audiovisivi - i progetti di solidarietà
già in atto: da Emergency e Medici senza frontiere, da Mani Tese
al VIS, volontariato internazionale per lo sviluppo, dalla Banca etica
al Commercio equosolidale, da Aquilone blu a Frammenti di storia al femminile,
solo per citarne alcuni.
La tavola rotonda di venerdì
sera, con la presenza di esponenti della “Banca etica”, di “Medici senza
frontiere”, della rivista Piroga, ha permesso di verificare come
“un’umanità disperata si affaccia alle nostre finestre”, quale accoglienza
riceve, e “quale finestra sul mondo” (questo era il titolo dell’intera
manifestazione) siamo oggi tenuti ad aprire. Tutto ciò per evitare,
ha osservato don Angelo all’introduzione della tavola rotonda, “di ritrovarci
noi alla finestra”, in un atteggiamento di colpevole disinteresse.
Ma il dibattito ha chiamato in causa
anche il ruolo e la funzione della stampa locale (a moderare la tavola
rotonda c’era Dirce Levi per la Sentinella, ed era presente il sottoscritto,
per il Risveglio popolare), alla ricerca di un delicato equilibrio tra
informazione locale e “globale”, fra interessi commerciali ed aperture
etico-sociali.
La serata di sabato è stata
“dominata” dall’ottima performance di Beppe Rosso (Laboratorio Teatro Settimo),
“I camminanti”, proposta nella suggestiva cornice del noccioleto. Due ore
di incalzante monologo che, sotto la metafora del cammino e, per giunta,
del camminare zoppo, ha messo in scena alcune delle trasformazioni e dei
“cammini” che stanno segnando il nostro tempo e la nostra società.
Conclusione, la serata di domenica.
Dopo la cena multietnica, servita a cura dell’associazione “El mahjar”,
nel salone pluriuso parrocchiale, il concerto del gruppo dei Tupamaros
ha chiuso la manifestazione. Una prima edizione, sicuramente destinata
a non rimanere... l’unica!