I calusiesi promuovono l'oratorio,
la parrocchia, le scuole; "rimandano a settembre" il Comune, il servizio
di raccolta rifiuti e le condizioni del centro storico, mentre bocciano
la ferrovia, le attività giovanili del Comune (perché di
fatto inesistenti) e la manutenzione delle strade. Questo è quanto
emerge dell'inchiesta condotta dai ragazzi della testata "Caluso Giovani".
Nato nel gennaio del 2000 all'interno
dell'oratorio, il giornale è in continua evoluzione; durante gli
incontri del gruppo, i giovani partecipanti, oltre ad affrontare il lavoro
redazionale, approfondiscono anche alcuni argomenti riguardanti l'informatica,
l'economia e redigono articoli sul mondo giovanile e la società.
L'indagine sulla qualità
del servizio territoriale di Caluso e frazioni è stata avviata nei
primi mesi del 2002, per conoscere il parere della popolazione calusiese
sui servizi offerti dai vari Enti locali.
Il questionario è stato sottoposto
a un totale di 424 persone, giovani e adulti, pari a circa il 10% della
popolazione attiva calusiese; l'elaborazione ed il caricamento dei dati
sono stati eseguiti dai ragazzi sotto la supervisione di Nicolò
Agrò e Umberto Mosso, che fin dall'inizio coordinano il lavoro del
gruppo.
A ogni intervistato è stato
chiesto di indicare cinque "cose che vanno", cinque "che non vanno" e tre
che sarebbe prioritario cambiare; inoltre è stato chiesto di assegnare
un punteggio, compreso tra 0 e 10, a 23 Enti, organizzazioni e realtà
attinenti alla vita pubblica calusiese.
L'esame dei risultati (per un totale
di circa 15600 risposte) ha condotto a conclusioni che, in qualche caso,
sono state sorprendenti, mentre in altri sono parse più scontate:
ben 316 intervistati hanno giudicato insoddisfacente lo stato delle strade,
dei marciapiedi, della viabilità in genere, e 135 dei parcheggi.
Parecchi intervistati (circa 90) hanno espresso giudizi negativi riguardo
l'assenza di personale addetto alla manutenzione e alla sicurezza della
stazione ferroviaria.
In "pole position", in questa particolare
"griglia", sono risultati invece l'oratorio, con 192 voti favorevoli (un
vero plebiscito), la parrocchia, con 137, le scuole con 98 e la qualità
della vita cittadina in genere, con 73, a pari merito con i trasporti urbani.
Il desiderio di cambiamento è
stato espresso soprattutto per le attività ricreative (in città
non ci sono cinema o teatri...), oltre che per quanto già visto
precedentemente, leggi strade, marciapiedi e parcheggi. Soprattutto i giovani
sentono la mancanza di attività e centri di ritrovo che non siano
caratterizzati dal punto di vista religioso: l'oratorio piace praticamente
a tutti gli intervistati, ma in tanti chiedono anche un centro di aggregazione
giovanile comunale, dove per potersi confrontare e socializzare con i coetanei.
Hanno ottenuto diversi riscontri
positivi, invece, la cantina sociale dei produttori di Erbaluce, e le attività
organizzate dal Comune per gli anziani (non tutto negativo, quindi, ciò
che viene da palazzo Spurgazzi).
Va segnalato che la raccolta dei
dati di questa indagine non è stata particolarmente agevole: si
è trattato di un lavoro di diversi mesi, ed è stato notevole
il numero di persone non in grado di (o che non ha voluto) rispondere,
o di assegnare un punteggio a determinate istituzioni che dovrebbero essere
conosciuti (e dei cui servizi dovrebbe fruire) da tutta la popolazione:
la biblioteca e la Pro loco, tanto per fare due esempi. Al contrario il
numero di "mancate risposte" risulta minimo per quegli Enti o servizi maggiormente
utilizzati e sotto gli occhi di tutti: le strade, l'illuminazione pubblica
e così via.
La massa di dati raccolta è
davvero notevole, e non può essere riportata integralmente in un
breve articolo; ma se qualcuno fosse interessato a prenderne visione, può
contattare la redazione di "Caluso Giovani", che di norma si riunisce all'oratorio
nei pomeriggi di lunedì, o rivolgendosi direttamente a Nicolò
Agrò.
carlotta bertolino, paola tatto,
paolo di sante