PAVONE - TANTA GENTE ALLA RIEVOCAZIONE
STORICA Un successo da
ventimila presenze, per le “Feriæ”
PAVONE - E' tempo di bilanci, a
Pavone, per le "Feriæ medievali", la rievocazione storica del giuramento
di fedeltà del Console Nicolinus de Bonojohanne (Mauro Pasquale)
al Vescovo Palaynus (Renucio Boscolo: splendido il suo costume, cucito
riproducendo fedelmente quello che si può ammirare in un dipinto
conservato al castello della Manta, vicino a Saluzzo), feudatario di Pavone,
il quale aveva concesso alla città gli importanti Statuti. E i bilanci
non possono che essere positivi, se è vero che la presenza di pubblico,
nei giorni della manifestazione, è stata stimata in almeno 20 mila
unità, e le taverne all'interno dei ricetti hanno predisposto 5
mila coperti. Il risultato ha premiato il grande sforzo messo in campo
dall'organizzazione - il gruppo storico "Ij Ruset" e l'amministrazione
comunale su tutti -: 500 i figuranti che hanno sfilato, quasi 200 gli armati,
tra arcieri e duellanti, e un centinaio le bancarelle che offrivano la
più svariata mercanzia.
Sono molto piaciuti i momenti di
spettacolo: all'esibizione del Laboratorio musicale del Graal di Rosanna
Nattero, abbinata agli interventi poetici dì Giancarlo Barbadoro
e alle danze celtiche del gruppo "Triskel", si sono viste almeno 500 persone.
Un plauso particolare meritano lo spettacolo teatrale, d'armi, giullaria
e la rievocazione storica "Le pietre raccontano", che hanno visto coinvolti
i ragazzi del posto; e poi "Il gregge di Titiro", gruppo romano di
musica e giullaria medievale, i "Gallistriones", giocolieri udinesi. La
chiesetta di San Rocco, da parte sua, non è riuscita a contenere
tutti coloro che avrebbero desiderato prendere parte al concerto dei "Musici
Vagantes", e applauditissima è stata anche l'esibizione degli arcieri
dalla torre campanaria del castello.
Grande suggestione - e su questo
non ci si poteva sbagliare - ha creato la ricostruzione dell'antico borgo
e dei campi d'armi, con mestieri, bancarelle, esposizioni e spettacoli
itineranti per le vie e nei ricetti, e con gruppi storici, armati, arcieri,
cavalieri, giullari e giocolieri.
Ma l'evento clou dell'intera manifestazione
è stato certamente il quinto Torneo nazionale di Duello Storico:
spade, scudi, asce e bastoni si sono incrociati, nella giornata di domenica,
mettendo a confronto 28 coppie di preparatissimi duellanti. La prestigiosa
giuria tecnica, composta anche da esperti provenienti da scuole e accademie
scozzesi, norvegesi e svizzere, ha assegnato il primo premio per la categoria
"Evo moderno" alla coppia Capece-Capellaro dell'accademia di scherma tradizionale
"Scrima" di Torino, mentre il primo premio per la categoria "Evo antico"
è andata a Chinchella e Rilossi, Cavalieri della Commenda di Genova.
Invece il trofeo assegnato dalla giuria popolare ha visto prevalere l'accademia
"Scrima - la Zoiosa" di Mantova, con la coppia formata da Donnoli e Venturini.