IVREA - AVVIATO IL CONFRONTO
AZIENDA-SINDACATO Olivetti Tecnost:
si parla di rilancio, ma restano i timori IVREA - Sono arrivati i giorni decisivi
per il futuro della Olivetti Tecnost e dei suoi circa 2 mila dipendenti
in Canavese e nella bassa Valle d'Aosta (Arnad). Lunedì scorso,
all'Associazione Industriali, è iniziato il confronto tra i vertici
dell'azienda e i segretari territoriali di Fim, Fiom e Uilm. I primi hanno
illustrato un fetta importante del nuovo piano industriale, atteso da tempo.
Nei giorni successivi si sono svolte le assemblee nei vari stabilimenti
di Tecnost; le parti torneranno a sedersi attorno allo stesso tavolo lunedì
prossimo, ma è probabile che servano altri incontri per approfondire
ogni questione.
Al momento, c'è ancora molta
confusione. Dall'azienda arrivano segnali rassicuranti, parlando esplicitamente
di un piano per il rilancio del Gruppo.
"Il piano - recita un comunicato
- ha come obiettivo principale il ritorno alla redditività di Olivetti
Tecnost e su realizzerà attraverso interventi focalizzati per aree
di business, quali il consolidamento e la crescita nei sistemi informatici
specializzati, la riorganizzazione e il rilancio delle attività
nei prodotti per ufficio e l'avvio di nuove iniziative nel Canavese in
attività sinergiche con il Gruppo Telecom".
Queste nuove attività avranno
sede a Scarmagno e riguardano la manutenzione e la riparazione della telefonia
mobile, fissa e pubblica. Dovranno praticamente sostituire l'area critica
del settore ink-jet, la tecnologia a getto d'inchiostro. Questo settore,
che impiega circa 800 dipendenti ed ha un potenziale produttivo di 6 milioni
di pezzi, è di fatto sovradimensionato e sta attraversando un grave
periodo di crisi (la richiesta del mercato, infatti, è inferiore
ai tre milioni di pezzi).
L'ink-jet sarà concentrato
esclusivamente ad Arnad. Circa 200 persone usciranno dall'azienda entro
il 2003 per andare in pensione, mentre per molti altri (potrebbero essere
400, ma i numeri esatti non sono ancora stati illustrati) scatterà
la cassa integrazione nel corso della quale è previsto un programma
di riqualificazione per le nuove attività che verranno create a
Scarmagno. La ristrutturazione aziendale riguarderà anche l'attività
direzionale (Palazzo Uffici), altra area in sofferenza, con la creazione
di un settore di organizzazione amministrativa. Il tutto con un impegno
finanziario per circa 15 milioni di euro.
Per la parte rimanente di Tecnost,
l'azienda parla di rilancio. "Per quanto riguarda il business verticale
- si legge nel comunicato - gli interventi saranno mirati al consolidamento
e allo sviluppo delle attività, con una progressiva evoluzione verso
l'offerta di soluzioni e servizi. Nel settore dei prodotti per ufficio,
infine, si punterà alla rifocalizzazione delle attività e
al rilancio dell'offerta commerciale". Dettagli più specifici si
conosceranno probabilmente la prossima settima, dopo il nuovo incontro
di lunedì.