RIVAROLO - Si chiamano "Angeli del
treno" e saranno riconoscibili grazie a una particolare divisa azzurra
con scritte fluorescenti. Vigileranno sui viaggiatori della ferrovia Canavesana,
soprattutto sui più deboli: anziani, portatori di handicap, mamme
con passeggini, persone a mobilità temporaneamente ridotta in seguito
ad incidenti ecc. E offriranno loro un servizio di assistenza e dialogo,
fungendo anche da presenza simbolica e tranquillizzante in ogni tipo di
situazione.
Questi, in sintesi, i contenuti
dell'innovativo progetto pilota realizzato dalla Satti insieme al Centro
Servizi per il Volontariato Sviluppo e Solidarietà in Piemonte (VSSP)
di Torino. Un progetto unico in Italia, presentato con l'intento di migliorare
la qualità del servizio, intesa non soltanto sotto i profili della
puntualità e efficienza ma anche sotto quella dell'attenzione alle
condizioni degli utenti. Lo scopo è quello di rendere più
semplice per tutti l'utilizzo dei mezzi di trasporto, di proporre un treno
"amico", dunque, anche di chi ha qualche difficoltà.
"Gli Angeli svolgeranno una vigilanza
discreta che aiuterà a creare durante il viaggio un clima di serenità:
una presenza costante e all'occorrenza un intervento immediato per offrire
un supporto personalizzato, senza ovviamente svolgere funzioni di sorveglianza
che non competono loro: non saranno, insomma le "guardie" sul treno", precisa
Anna Maria Pellegrino, vicepresidente del Centro Servizi VSSP. Anche
se l'effetto di deterrenza rappresentato dai volontari nei confronti di
eventuali malintenzionati non è assolutamente un aspetto da sottovalutare.
"La percezione della qualità
del servizio offerto da un gestore di una ferrovia, oggi non può
prescindere da fattori esterni al dato tecnico - spiega Davide Gariglio,
presidente della Satti - Non si tratta, ovviamente, di sostituirsi a compiti
che non sono nostri, ma di provare a migliorare la nostra offerta anche
tenendo conto del contesto esterno. E partendo, ovviamente, dalle persone
con minore capacità di reazione. Angeli del Treno è un primo
passo in questa direzione"
L'iniziativa partirà in via
sperimentale con il prossimo mese di settembre ed i percorsi scelti riguardano
non solo la Canavesana (Chieri Torino - Rivarolo - Pont), ma anche la Torino
- Ceres). I corsi di formazione dei volontari - completamente gratuiti
e rivolti alle persone maggiorenni sino all'età di 75 anni - sono
iniziati già il 15 maggio: vari esperti interverranno per discutere
di argomenti quali i "Trasporti", "Saper accompagnare il Viaggiatore",
"Il ruolo del volontario", "La Violenza", "Persone con Bisogni Speciali",
"Calamità naturali e Incidenti", "Nozioni di Primissimo Soccorso".
Il progetto è stato reso possibile grazie alla collaborazione e
al supporto tecnico degli enti direttamente responsabili della programmazione
del trasporto locale, a cominciare dalla Regione Piemonte.
Chi volesse iscriversi o ricevere
ulteriori informazioni sugli "Angeli del Treno", può farlo telefonando
al numero verde 800.590000 del Centro servizi VSSP di Torino.