L’accordo firmato fra Russia e NATO
a Pratica di Mare, alle porte di Roma, lo scorso 28 maggio, costituisce
un evento di portata storica. Una firma - posta in uno scenario disneyano,
con un Berlusconi più che mai cordiale ed esuberante - importante
soprattutto per il passato che “chiude”, l’epoca della “guerra fredda”,
da cui era derivata la stessa costituzione della NATO per i paesi dell’Occidente.
Invece la prospettiva sul futuro,
per quanto promettente possa apparire una collaborazione fra ex nemici,
peraltro su obiettivi prevalentemente militari, rimane incerta e complessa.
Chi decide chi è terrorista e chi no; quali sono i paesi canaglia
(per usare il colorito linguaggio dell’amministrazione USA) e quali no?
E’ significativo che sia stato l’anziano
Pontefice a ricordare a Bush, lo stesso giorno della firma dell’accordo,
il persistere della crisi mediorientale, terreno di coltura di fondamentalismi
intolleranti e di fanatismi violenti...
L’evento di Pratica di Mare ha tolto
spazio, nel dibattito politico, alle elezioni amministrative, svoltesi
domenica e lunedì. Le caratteristiche locali di molte liste rendono
difficile una valutazione degli esiti elettorali fatta secondo gli schieramenti
politici nazionali.
Le nuove amministrazioni andranno
valutate sulle loro decisioni e sulla loro operatività, non dimenticandoci
che l’amministrazione locale è anch’essa luogo dove si fa politica.
E non di serie B.
Un ultimo appuntamento meritevole
di attenzione è la prossima Tregiorni Pastorale.
A chi sospetta o sussurra una involuzione
della Chiesa Locale in senso clericale, o quant’altro, va ricordato il
valore di questa convention ecclesiale dove preti, religiosi e laici si
trovano a confrontarsi, discutere e programmare insieme.
Un appuntamento da non trascurare.
piero agrano