DUE FESTE LAICHE, MA NON PRIVE DI RISVOLTI RELIGIOSI Tra 25 aprile e 1° maggio
Questo numero esce fra il 25 aprile e il 1° maggio. Due ricorrenze
laiche, ma non prive di risvolti religiosi. Due feste, inoltre, che oggi
qualcuno vorrebbe rivedere limitandone il significato. Anche per questi
revisionismi è necessario ribadire la loro importanza. Liberazione
contro la dittatura fascista e l'occupazione nazista: processo che completa
sul piano popolare la costruzione dell'Italia. Non una liberazione generica.
Non si possono mescolare Mosè e il faraone… Festa del Lavoro come
valore umano, come esaltazione della creatività e non come semplice
fattore di produzione subordinato al capitale. Come tutte le feste cariche
di senso il 25 aprile e il 1° maggio ricordano realizzazioni passate
ma proiettano su compiti futuri. Un popolo liberato è un popolo
capace di esportare libertà e di accogliere. Un lavoro umanizzato
diventa rispetto anche legale per il lavoratore, cammino per una liberazione
sempre più vasta. E il clima politico e culturale odierno rende
più urgenti questi compiti.