IVREA - Domani, sabato 27
gennaio, al Teatro Giacosa si svolge il convegno “Esperienze innovative
di gestione del Teatro - Progetti e Territori”.
Il convegno è stato
promosso dalla Città di Ivrea, dalla Provincia di Torino,
dalla Regione Piemonte, dal Dams-Università di Torino e dal Forum
di Associazioni per la Cultura del Piemonte, con il patrocinio della Conferenza
dei Presidenti delle Regioni e dell'Unione Province Piemontesi. Un bel
movimento di istituzioni, insomma.
Ivrea, nella memoria dei
professionisti e degli appassionati di teatro italiani, è indissolubilmente
legata al convegno svoltosi nel 1967, e a quello che è seguito 20
anni dopo, nel 1987. Da questa eredità prenderà piede l’incontro
di domani, in cui si discuterà non di poetiche e di stili, ma della
loro gestione in ambiti organizzativi finalizzati al prodotto culturale.
Perchè esiste una valenza non solo creativa, ma anche progettuale,
organizzativa e gestionale del lavoro drammaturgico che, secondo il modello
tedesco, coordina, organizza, elabora programmi e repertori e si pone come
indicatore di cammini culturali.
Tutto ciò cosa ha
a che spartire con la situazione italiana? Parecchio, se si vuole
dar credito alla prospettiva descritta dal disegno di legge sul teatro
e dall'ultimo regolamento ministeriale di settore: con la trasformazione
dei teatri municipali in residenze teatrali riconosciute e sostenute dal
Governo centrale, si andrebbe a ripristinare l'antico ruolo culturale dei
cosiddetti "centri minori".
Il convegno ambisce
essere una riflessione su una nuova figura professionale già operante
in diverse realtà, quella del "progettista culturale", e un punto
di partenza per intendere la cultura come catalizzatore di energie progettuali
e, conseguentemente, come fattore di sviluppo socio-economico.
Il convegno ha carattere
internazionale, sia per le tematiche affrontate, sia per gli ospiti che
interverranno nel dibattito. Tra di essi si segnala la presenza di Oberdan
Forlenza, capo di Gabinetto del Ministero dei Beni e delle Attività
Culturali, di Giovanna Marinelli, direttore generale ETI, di Enzo
Ghigo, presidente della Regione Piemonte, di Mercedes Bresso, presidente
della Provincia di Torino, di Antonio Tesone, presidente di Olivetti S.p.A.,
di Agostino Re Rebaudengo, presidente del Teatro Stabile di Torino, di
Roberto Alonge, preside della Facoltà di Scienze della Formazione
del Dams di Torino. di Massimo Castri, direttore del Teatro Stabile di
Torino, di Christopher Gordon dell’ English Regional Arts Board, di Ondrej
Hrab, direttore dell’Archa Teatre di Praga, di Dragan Klaic, direttore
del Theater Institut Nederland di Amsterdam, di Mani Gotovac, sovrintendente
del Teatro Nazionale Croato di Spalato, di Chris Torch, direttore di Intercult
di Stoccolma, di Ugo Bacchella, presidente della Fondazione Fitzcarraldo
di Torino.
Il dibattito è introdotto
da Giacomo Bottino, direttore artistico del Teatro Giacosa di Ivrea.