E' iniziato il nuovo millennio. La retorica
vuole che si esprimano auguri come se il futuro fosse privo di difficoltà.
E' possibile, però, ragionare con argomenti più realistici.
In primo luogo ogni inizio significa attesa. Di qualcuno o di qualcosa.
E si attende perché si prova il peso di una assenza. Pertanto in
secondo luogo ogni inizio porta il segno della speranza. Colmare cioè
il vuoto di quell'assenza che ci fa guardare al calendario, che ci spinge
alla retorica degli auguri. L'attesa e la speranza non sono atteggiamenti
vuoti. Devono tradursi in ricerca e impegno. Il nuovo millennio credo ci
chieda di camminare verso alcuni obiettivi. Il primo è di far prevalere
il senso di responsabilità sull'individualismo. Il secondo è
di valorizzare una ragione ricca di sentimento rispetto allo spontaneismo.
Il terzo è di non chiuderci nel presente ma di aprirlo al futuro.
Sono atteggiamenti fondamentali per creare un mondo più bello senza
aspettare che ci venga offerto su di un piatto d'argento. Questi i nostri
auguri.
beppe scapino