CALUSO - La presentazione
del "Canavesano 2001" è stata anche l'occasione per mostrare pubblicamente
i primi risultati del restauro del chiostro del Convento dei Francescani
Minori, destinato a diventare il nuovo centro culturale calusiese.
"Questi locali della manica
ovest - spiega l'assessore alla cultura Fabrizio Giaccone -, che da poco
abbiamo finito di risistemare, ospiteranno quanto prima la biblioteca:
nel locale più ampio saranno sistemati i libri, accanto allestiremo
una piccola sala di lettura, e sull'altro lato la ludoteca, la sala multimediale
e l'emeroteca. Inoltre stiamo realizzando anche i nuovi arredi per l'esterno,
dal momento che nel cortile centrale desideriamo sistemare spazi di lettura
all'aperto, da sfruttare durante la bella stagione".
Naturalmente l'opera di
recupero del chiostro non è faccenda così semplice: è
necessario tenere in considerazione i vincoli posti dalla Soprintendenza,
e, ad esempio, il cotto dei pavimenti è stato realizzato da un artigiano
di Castellamonte, a perfetta imitazione di quello originale, che si poteva
ancora vedere in una saletta al piano superiore. "Nel mese di gennaio -
comunica l'assessore - contiamo di completare il trasferimento della biblioteca,
per renderla operativa, sempre grazie all'aiuto dei volontari dell'associazione
'Vivere la biblioteca', nel mese di febbraio. Il secondo intervento che
abbiamo intenzione di portare a termine entro la metà del 2001 riguarda
la sostituzione degli arredi della biblioteca, per i quali abbiamo richiesto
un contributo regionale".
Entro la fine del prossimo
anno, poi, si vorrebbe vedere completato il restauro del piano terreno,
con la realizzazione del salone conferenze da 87 posti nella manica sud:
in questo modo si concretizzerebbe in toto la prima fase del progetto culturale
del comune, ovvero quella di trasferire nella struttura conventuale le
attività delle associazioni culturali, dagli incontri, ai laboratori,
ai corsi dell'Università della Terza età. "Entro il 2001
- aggiunge Giaccone - vogliamo poter arrivare a utilizzare anche le salette:
anzi, è nostra intenzione allestire al loro interno, durante 'Città
d'arte a porte aperte', la mostra fotografica sulla Caluso di ieri e di
oggi. E, una volta avuto il placet della Soprintendenza, ci attiveremo
per il recupero del porticato, con fondi del Comune".
Più a lunga scadenza,
nei progetti, sta la sistemazione del piano superiore del chiostro, quasi
tutto riservato all'allestimento della pinacoteca in cui saranno conservati
i quadri dei pittori calusiesi dell'Ottocento e della mostra fotografica
permanente dedicata a luoghi e persone del paese; due sale, una al piano
terra e l'altra a quello superiore, ospiteranno poi le attività
delle istituzioni musicali locali, la Banda, l'accademia "Claudio Monteverdi"
e l'associazione Musicanova.
Ultima novità: il
Comune intende promuovere la nascita di una Fondazione per il Museo Civico,
che si occupi di seguire passo passo la realizzazione del progetto.
m.s.