CHIAVERANO Dopo 25 anni
di silenzio riprende l'attività della Compagnia del Teatro di Chiaverano,
certamente attiva da circa due secoli: la prima notizia documentata della
sua presenza risale, infatti, all'anno 1806 ed è conservata nell'archivio
storico del Comune in un fascicolo titolato: "Resa di conto generale del
Giudizio Universale seguito nella Comune di Chiaverano l'anno 1806". Il
Giudizio Universale è una sacra rappresentazione d'autore anonimo,
della quale restano in mano a privati e nell'archivio del Teatro Bertagnolio
vecchi copioni manoscritti. La ripresa dell'attività
teatrale in questo 2000 è voluta ritornare alle proprie origini,
e "Il Pastore Gelindo" che debutterà sulla piazza della chiesa la
sera del 23 dicembre, è stato immaginato ambientato nel contesto
della veglia natalizia del 24 dicembre 1812, messo in scena dagli allora
confratelli della locale Compagnia di Santa Marta.
"Il Gelindo" è la
più bella e la più attuale delle sacre rappresentazioni
del repertorio chiaveranese. Nata probabilmente nel XVII secolo nell'astigiano,
ripropone passo dopo passo i vangeli della Natività, contrapponendo
simpaticamente il dialetto parlato dei pastori e contadini all'italiano
aulico e barocco dei sacri personaggi, creando gustosi quadretti di vita
paesana che s'intrecciano e si alternano con quelli manierati della Madonna,
di San Giuseppe e dei Magi.
La Compagnia del Teatro,
proprio come usava una volta, all'ombra delle istituzioni del Comune e
della parrocchia ha provato a coinvolgere singoli e associazioni. E molti
pomeriggi e serate di quest'autunno hanno visto più gente del solito
per le strade, le donne a realizzare costumi al Centro d'incontro e nelle
case (abiti contadini d'inizio Ottocento, abiti importanti ispirati ai
dipinti di Caravaggio, bellissimi), il coro parrocchiale provare antichi
canti natalizi e approcciare il gregoriano, gli attori della Compagnia
tornare, dopo 25 anni, a provare, e qualche giovane cimentarsi con esperienze
nuove e il dialetto dei nonni.
Chissà che con "Il
Gelindo", oltre alla Compagnia teatrale, possa tornare a splendere anche
il Teatro Bertagnolio, un gioiello conservato nel cuore del paese, costruito
dai chiaveranesi nel 1898, oggi inagibile.
Sulla scena saranno impegnate
circa 50 persone tra attori e cantanti del coro. La regia è di Renzo
Giglio Ubertino, aiutato da Andrea Teagno; segretaria di produzione Giulia
Ravera Chion, direttore del coro Roberto Giovine. L'adattamento e la
traduzione del testo dall'astigiano al chiaveranese sono stati curati da
Renzo Giglio Ubertino e da Sandra Venturelli. Il Comune e il Centro d'incontro
hanno finanziato l'iniziativa.
Si comincia domenica 17
dicembre. Dalle 14.,30 alle 18 si terrà la mostra annuale dei lavori
del Centro d'incontro: e quest'anno si tratta dei circa 100 costumi necessari
per la messa in scena de "Il Gelindo". I visitatori potranno seguire
un percorso che si snoda dal Centro d'incontro in via Andrate, dove sarà
allestita una mostra sulla storia del teatro di Chiaverano, alla piazza
della chiesa, dove il gruppo del Carnevale preparerà e offrirà
caldarroste.
Con il buio ci si potrà
ritirare nel locali del paese per consumare la merenda sinoira, con un
menu preparato per l'occasione. I locali che aderiscono sono: Il Caos (0125.79.80.00),
Bar Pizzeria Neve (0125.79.81.15), Il Vecchio Cipresso (0125.45.555), la
Tettoia di Bienca (0125.79.80.08), Agriturismo il Borgo (0125.79.81.11).
Sarà presente anche l'Associazione Rosmarino che metterà
in vendita i propri prodotti.
E finalmente sabato 23,
martedì 26 e sabato 30, la Compagnia del Teatro Bertagnolio porterà
in scena "Il pastore Gelindo, ossia la natività di Gesù Cristo,
rappresentazione sacra". Lo spettacolo, in lingua piemontese, si terrà
alle 21 all'aperto, in piazza della chiesa. La partecipazione è
gratuita, ma il numero dei posti è limitato, per cui è necessario
prenotare telefonando, da martedì 19 a venerdì 22,
al Centro d'incontro (0125.79.81.05), dalle 15 alle 19. La piazza sarà
riscaldata da stufe a gas, ma è importante che gli spettatori si
vestano in modo adeguato. Durante l'intervallo verranno distribuiti vin
brulé e caldarroste.