La vita politica italiana è dominata
da un clima preelettorale caratterizzato da toni esasperati. I problemi
non sono più trattati in se stessi ma in vista dei riflessi che
potranno avere sull'opinione pubblica. E' un clima che è dannoso
e paralizzante perché diversi mesi ci separano dalle elezioni.
UNA POLITICA AMERICANA?
Sembra prevalere il modello americano,
nel quale la vittoria dei candidati dipende più dalle loro qualità
di catturare attenzione che non dai loro programmi. Anzi, in quel modello
i programmi sono spesso simili e l'elettorato mostra altissime percentuali
di assenteismo. La trasposizione di quel modello in Italia, dove esiste
un'altra tradizione di partecipazione e di riferimenti ideali, rischia
di peggiorare il modello politico favorendo sopraffazioni, operazioni sottobanco.
Ogni modello politico è imperfetto ma trae il proprio valore dalla
storia e dalla cultura che lo hanno generato.
PARLAMENTO E POPOLO
Nell'attuale contrapposizione fra i
due schieramenti viene accentuata una diversa sorta di legittimazione.
La destra invoca il popolo contro il parlamento. Così nascono gli
appelli ai sondaggi, le richieste di referendum. La maggioranza invece
richiama la funzione centrale del Parlamento. E' fuori di ogni dubbio che
la democrazia si fonda sulle regole, in primo luogo sulla Costituzione.
E va ricordato che la nostra Costituzione da un ruolo centrale al Parlamento.
E' anche vero che spesso il Parlamento è lento, improduttivo e merita
molte critiche. Però bisogna ricordare che contrapporre il popolo
- un popolo spesso frutto dei propri sogni - al Parlamento favorisce non
la democrazia ma la demagogia e apre la strada a regimi illiberali.
QUALE LEGGE ELETTORALE?
Uno dei temi dove sarebbe necessario
un dialogo fra maggioranza e minoranza è quello del sistema elettorale.
Le regole di un sistema non possono essere imposte ma devono essere il
frutto di un ampio consenso. Il sistema elettorale poi deve coniugare rappresentatività
e governabilità. Sono discorsi spesso sviluppati che si scontrano
con il fatto che le diverse parti cercano più il sistema che li
possa favorire che non un sistema che aiuti una scelta seria e che favorisca
un ricambio al potere.
FEDERALISMO O ALTRO?
Con la decisione della Lombardia di
svolgere un referendum sui poteri della regione è esplosa la polemica
sui temi riguardanti il federalismo. Già la legittimità del
referendum lombardo è messa in dubbio da molti studiosi. E' chiaro
però che questa mossa è politica. E' infatti il prezzo da
pagare a Bossi e ai suoi, ma è anche il tentativo del Polo (con
obiezioni da parte di AN) di aprire la strada verso forme secessionistiche.
Un forte decentramento di poteri può essere utile, ma non confondiamo
le regioni italiane con realtà come la Catalogna o la Scozia. Esiste
infatti il rischio che il federalismo risulti un pretesto per rompere i
legami fra regioni ricche e regioni povere.
beppe scapino
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