Soccorso avanzato
118: ecco come funziona
CALUSO - Come mai, da qualche tempo a
questa parte, gli interventi delle ambulanze a Caluso vengono effettuati
prevalentemente dai mezzi della Croce Rossa di San Giorgio, piuttosto che
da quelli dei locali Volontari del Soccorso Sud Canavese? La domanda è
legittima; ad essa e ad altre ancora hanno dato risposta, nel corso di
un incontro con i mezzi di informazione, il presidente dell'associazione
di volontariato Ezio Degli Innocenti (coadiuvato dal suo vice Giancarlo
Capirone), il direttore sanitario dell'ospedale di Ivrea Clemente Ponzetti,
il responsabile del Dipartimento Emergenza e Accettazione dell'Asl 9 Biagio
Spaziante e il primo cittadino calusiese Mauro Chianale. Il tema: l'avvenuto
avvio - e i conseguenti primi bilanci - del servizio di soccorso avanzato
118.
"I calusiesi - ha spiegato Degli Innocenti
- dovranno adottare nuove abitudini. Quando, per un'emergenza, comporranno
il numero telefonico 118 si sentiranno rispondere non più da un
operatore dei Vssc, qui a Caluso, ma dalla centrale operativa del 118 a
Grugliasco. Le domande che verranno poste loro non sono oziose, ma seguono
un protocollo ben preciso, che permetterà alla centrale di decidere,
sulla base della gravità dello stato di salute di chi sarà
oggetto dell'intervento, quale base distaccata contattare e quale mezzo
inviare".
Sì, perché ora il 118 coordina
su tutto il territorio regionale l'attività di pronto intervento.
Ecco, quindi, che possono essere inviate sul posto eliambulanze, piuttosto
che ambulanze di soccorso avanzato con medico a bordo (le cosiddette "Tango"),
o con infermiere a bordo ("India"), o ancora i normali mezzi con i soli
barellieri volontari. Per questo motivo a Caluso, nei casi meno gravi,
intervengono le ambulanze di San Giorgio: perché il mezzo in dotazione
ai Vssc, dallo scorso 3 aprile, è attrezzato a "India" e deve essere
mantenuto pronto per interventi di maggiore gravità.
Il servizio di soccorso avanzato, come
forse si ricorderà, si era avviato in un clima avvelenato dalle
polemiche: una certa qual ambiguità su nuove ambulanze, medici o
non medici, e poi i tempi scelti per l'inaugurazione e i manifesti della
minoranza consiliare affissi in paese, avevano scatenato la reazione del
sindaco. "Ma vorrei ribadire ancora una volta - ha precisato Chianale -
che siamo tutti, e siamo sempre stati, ben felici di questa opportunità
offerta alla nostra zona. Soprattutto siamo estremamente grati ai Volontari
del Soccorso per quanto hanno fatto finora, sobbarcandosi oltre agli interventi
anche centinaia di ore di corso di specializzazione per il 118, e per quanto
continueranno a fare per l'intero territorio. Quello che allora non avevo
digerito era stata la grossolana strumentalizzazione politica che si era
fatta".
E ritornando a quegli eventi, la domanda
è sorta quasi da sé: l'ambulanza di Caluso diventerà
mai "Tango" - dal momento che era stato detto anche quello -, cioè
con il medico a bordo? "Chiariamo una volta per tutte un fatto - ha risposto
Clemente Ponzetti -: non esiste alcuna volontà di boicottare Caluso
rispetto ad altre realtà. Il medico a bordo dell'ambulanza non c'è…
perché non ci sono medici disposti a dedicarsi al 118. O meglio,
forse ci sarebbero anche, ma esistono così tanti impedimenti (ad
esempio chi si dedica a una specialità non può seguire il
118) che chiunque ne sarebbe scoraggiato. Non che sia un problema solo
della nostra Asl: è così ovunque in Piemonte. Abbiamo anche
pubblicato un bando per ricercare medici fuori regione, avremmo fatto loro
ponti d'oro per averli; ma la risposta è stata pressochè
nulla". I pochi medici che, in qualche modo, possono essere distaccati
al 118, quindi, per il momento servono le ambulanze di Ivrea e Cuorgnè;
se mai se ne troveranno altri, anche Caluso potrà avere la sua "Tango":
ma Ponzetti ha lasciato chiaramente intendere che le probabilità
sono piuttosto scarse. "Già trovare gli infermieri per coprire il
servizio 24 ore su 24 - ha aggiunto Biagio Spaziante - è stato tutt'altro
che semplice: attualmente la nostra Asl ha messo a disposizione una quindicina
di propri dipendenti, e altrettanto ha fatto l'Asl 7 di Chivasso. Se avessimo
dovuto cercare nuovo personale appositamente per coprire il servizio, avremmo
dovuto come minimo assumere sei infermieri".
In conclusione, il dottor Biagio Spaziante
ha offerto una serie di dati interessanti sugli interventi effettuati dai
mezzi di soccorso avanzato in dotazione all'Asl 9: dal 1° gennaio all'11
luglio 2000, da Ivrea sono stati effettuati 718 servizi e da Cuorgnè
469, per un totale di 1187. A questi vanno aggiunti i 116 interventi dei
Vssc da Caluso (conteggiati dal 3 aprile al 30 giugno): una mole di lavoro
davvero enorme, per la quale medici, infermieri e volontari del soccorso
meritano solamente di essere ringraziati. E, se possibile, aiutati.
m.s.