RONCO - TANTE LE INIZIATIVE
ESTIVE PER TUTELARE E VALORIZZARE LA CULTURA TRADIZIONALE
Valsoana, capitale
francoprovenzale
Due nuovi libri
ed un corso di patois a cura dell’associazione Effepi
RONCO - "La Svizzera del Canavese":
così ebbe a definire la Valle Soana, circa un secolo or sono, Carlo
Reynaudi, e, sempre a cavallo tra ottocento e novecento, altre lusinghiere
descrizioni della valle altocanavesana è possibile leggere negli
scritti dei "viaggiatori" dell’epoca, quali Francesco Farina, Miranda Lanza,
Francesco Salino e Piero Giacosa.
Del notevole prestigio "turistico" acquisito
dalla Val Soana nei primi decenni del novecento ce ne parla Ornella De
Paoli nell’introduzione al libro "Val Soana, com’era", edito a cura dell’Associazione
di studi e di ricerche francoprovenzali "Effepi" nello scorso mese di giugno.
Il volume, che è essenzialmente fotografico e raccoglie vecchie
immagini della Valle che documentano com’era la Val Soana negli anni compresi
tra l’inizio del XX secolo ed i primi anni ‘60, è anche il "catalogo"
della mostra itinerante, esposta per la prima volta a Ronco nel 1998, di
cartoline d’epoca, realizzata a cura di Ornella De Paoli, che è
anche presidente dell’associazione "Effepi", e di Antonio Peretti.
"La loro pubblicazione - spiega la De
Paoli - vuole essere un contributo alla diffusione della conoscenza della
Valle Soana, piccolo tassello del grande mosaico dell’area francoprovenzale".
"Nelle fotografie scattate allora - scrive
ancora Ornella De Paoli nell’introduzione al libro "Val Soana, com’era"
- anche dove la figura dell’uomo non compare, si vedono i segni della sua
presenza, del suo lavoro. Quei segni che i tempi moderni sembrano voler
cancellare dal paesaggio, con soddisfazione di coloro che considerano i
campi di patate ‘ferite inferte alla montagna’ e il ritorno dei lupi più
auspicabile di quello degli umani. Mentre l’antica civiltà francoprovenzale
- conclude la De Paoli - come tutta quanta la civiltà alpina, sta
combattendo la sua ultima battaglia non per continuare ad essere ‘com’era’,
ma per sopravvivere rimanendo se stessa nel mondo moderno".
Ma l’estate duemila ha visto anche la
pubblicazione, sempre a cura dell’Effepi, di un altro interessante volume
dedicato sempre alla Val Soana, ma più specificatamente alla borgata
Convento di Ronco ed alla locale festa della Madonna degli Angeli, che
ha il suo culmine il 2 agosto. Autore del libro è Maurizio Gerotto,
che lo scorso anno (1999) ebbe, insieme alla moglie Nadia Perucca e ad
un’altra famiglia (Marie Perucca e Jean Pier Vallet), l’onore e l’onere
di "tenere la Priolà", "cioè - come spiega lo stesso autore
nel libro, corredato da una ricca documentazione fotografica - di predisporre
tutto quanto necessario per la buona riuscita della festa".
Nel volume, che è possibile reperire
nelle edicole di Pont e della valle, nonché presso l’Associazione
"Effepi", si parla diffusamente, oltre che della borgata Convento e della
festa della Madonna degli Angeli, anche della Valle Soana nel suo insieme,
della sua flora e fauna, delle escursioni e passeggiate, degli antichi
mestieri e delle usanze e tradizioni valligiane.
Oltre alle suddette pubblicazioni, l’attività
estiva dell’associazione "Effepi" è stata inoltre caratterizzata
da una nuova edizione del corso breve di elementi di lingua e di cultura
francoprovenzale, che si è tenuto a Molino di Forzo (Ronco), presso
la sede dell’Associazione Valle di Forzo, nei giorni del 31 luglio, 1 e
3 agosto scorsi.
I circa quindici "allievi" che hanno
seguito il corso, hanno potuto assistere alle lezioni di Henry Armand sull’uso
delle erbe medicinali in area francoprovenzale, alla proiezione di filmati
sui "lavori di una volta" a cura di Albino Impérial, alla descrizione
di "Coume as viveit in bòt isì amount" di Bruno Tessa della
Val Sangone, al teatro popolare francoprovenzale illustrato da Gisella
Corgnier, nonché alla spiegazione di elementi di grafia e grammatica
francoprovenzale.
L’Effepi è intanto già
impegnata nell’organizzazione dell’annuale "Festa dou Patouà" che
avrà luogo a Ceres, in Val di Lanzo, nei giorni 23 e 24 settembre
prossimi, nel corso della quale, nella serata di sabato 23 settembre, si
svolgerà anche la seconda edizione del "Festivàl dlà
tchanson en patouà" (Festival della canzone francoprovenzale), che
lo scorso anno si era tenuto, con notevole successo, a Pont Canavese.
marino pasqualone