TASSELLI PER IL GIUBILEO MISSIONARIO
IL BOICOTTAGGIO
Il boicottaggio è un’interruzione
organizzata, collettiva e temporanea dell’acquisto di uno o più
prodotti, per indurre le aziende produttrici a cambiare i propri comportamenti
dannosi e scorretti. Gli esempi di boicottaggi riusciti sono più
numerosi di quanto si possa pensare, soprattutto perché le aziende
sono particolarmente attente ai profitti e sensibili all’immagine. Il boicottaggio
era uno degli strumenti di lotta nonviolenta preferiti da Gandhi ed oggi
ne fanno largo uso i Paesi di cultura anglosassone.
Esistono forme diverse
di mobilitazione dei consumatori. Le principali comprendono:
-
boicottaggi contro regimi oppressivi o razzisti
(es. il Sudafrica prima dell’abolizione dell’apartheid)
-
boicottaggi di tipo pacifista contro le
ditte che producono ordigni nucleari, o che finanziano direttamente od
indirettamente il commercio delle armi e la produzione di mine anti-uomo
-
campagne per i diritti sindacali, in relazione
allo sfruttamento della mano d’opera nei Paesi in via di sviluppo
-
campagne in difesa di specie animali in
via di estinzione, od in difesa dell’ambiente, contro il disbocamento forestale.
Attualmente in Italia sono
attivi tre boicottaggi:
1 - Contro la Nestlé,
in particolare su Nesquik e Nescafé. La Nestlé è una
delle maggiori multinazionali del settore alimentare e primo produttore
mondiale di latte in polvere. Tra le popolazioni povere l’allattamento
artificiale, quando non è strettamente necessario, è pericoloso
per i bambini, che sono più esposti a malattie di tipo gastrointestinale,
per le condizioni igieniche in cui vivono. Secondo l’Unicef, un milione
e mezzo di bambini muoiono ogni anno per gli effetti del latte in polvere.
2 - Contro la McDonald’s.
Nel 1997 ad Hong Kong sono state intossicate dall’acetone 220 operaie che
lavoravano alla confezione di giocattoli che la McDonald’s regala ai bambini
a scopo pubblicitario, per indurli a consumare i prodotti dell’azienda
ed a frequentare i suoi locali. Le operaie hanno accusato malesseri gravi,
tanto da essere costrette a restare a casa per alcuni giorni. Per questo
motivo sono state licenziate. La campagna di boicottaggio contro la McDonald’s
ha come primo obiettivo di convincere l’azienda a riprendere in fabbrica
le donne licenziate e poi di cambiare i metodi di lavorazione dei giocattoli.
3 - Contro la Walt Disney.
Forse pochi lo sanno che dietro al mondo incantato della Walt Disney, dove
tutto sembra bello e dove i buoni vincono sempre, esiste una realtà
di sfruttamento della mano d’opera. Le felpe con l’immagine di Pochaontas,
che i nostri bambini amano indossare, sono confezionate ad Haiti, dove
le operaie lavorano 10 ore, stando in piedi, al giorno alla catena di montaggio,
con il divieto di parlare e di andare al bagno più di due volte
al giorno e con una pausa-pranzo di appena 10 minuti. Chi protesta, viene
licenziato. La paga è di £. 3.440 al giorno, ed un’operaia
impiega 100 anni per guadagnare quanto guadagna l’amministratore delegato
in un’ora.
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