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SAN BENIGNO, INSIEME A VOLPIANO, CERCA DI OPERARE SUL DISAGIO GIOVANILE
SVASTICHE, SEGNALE ALLARMANTE
VANDALISMO, PIU’ CHE POLITICA: URGONO COMUNQUE INTERVENTI

Questa foto (vedere l'edizione cartacea ndr), per fortuna, non è più reale: le svastiche e le croci celtiche sono state cancellate. Ma rimane il fatto che sono state disegnate da qualcuno in una notte (pare tra il 27 e 28 febbraio) sulle bacheche della sezione che ospita sia i Democratici di Sinistra, sia i Comunisti Italiani, sia lo SPI-CGIL. 

I Comunisti Italiani hanno subito risposto con un volantino, a dire il vero un po' nello stile altisonante dei proclami politici di una volta e con le frasi fatte sulla salvaguardia dei "diritti dei lavoratori, dei pensionati e degli studenti". In realtà le "destre da battere" qui non c'entrano, poiché pare trattarsi più che altro di una bravata. Anche Alleanza Nazionale ha stigmatizzato questo operato definendolo gesto da "post-discoteca". Ma forse non c'entra nemmeno la discoteca: forse è una vera e propria "ragazzata", probabilmente addirittura di minorenni. 

E allora è proprio qui che va sottolineato il punto preoccupante della vicenda, espresso con molto equilibrio dal sindaco Alberto Focilla in Consiglio: "Probabile gesto di ignoranti della storia, che non capiscono la gravità di ciò che fanno e che forse non capiscono nemmeno il significato dei simboli che utilizzano". Ne è prova il fatto che l'episodio è accaduto in concomitanza con gli episodi razzisti degli stadi e quindi il can can del mezzo di comunicazione ha prodotto il solito effetto suggestione su psicologie più deboli. 

E se si tratta di minorenni o di ragazzi appena maggiorenni, la questione si ripropone sul tema più ampio del vandalismo, che a San Benigno incomincia ad essere pesante. Sporcizia, sputi, scritte (come sull'Ala comunale appena restaurata e di tipo nemmeno politico, ma solo di "vita coatta"), cabine telefoniche insudiciate, telefoni rotti, scalini divelti, porte di strutture (come la palestra) rovinate… Insomma, uno stillicidio che chiede con urgenza di essere eliminato.  

Le proposte, si sa, sono tante. A suo tempo la Lega Nord propose l'istituzione di vigilantes, anche se, va detto per onestà, non con questo nome e nemmeno con intenti da spedizione punitva ma semplicemente di controllo. Naturalmente le istituzioni non se la sentono di rispondere con questi argomenti e allora si cerca la via della prevenzione e del "recupero". Un tentativo in questo senso, che forse lascerà il tempo che trova ma che almeno dimostra una volontà di intervento a monte, è stato progettato in collaborazione tra la scuola media e i comuni di San Benigno e Volpiano (capofila del progetto). Utilizzando un finanziamento regionale secondo la legge 309 (prevenzione droga), si è pensato di fare anche prevenzione disagio. Ecco allora avviata, con l'intervento della Cooperativa "Valdocco", una "school based", scuola di strada, attraverso cui operatori ed esperti, utilizzando persino un ludobus, tenteranno di avvicinare i ragazzi più a rischio.  

Come si vede, discorso al di sopra delle parti politiche e dalla valenza ben più che positiva. Ed è singolare che nell'iniziativa siano accomunati (oltre alla scuola spesso essa stessa vittima dei vandalismi) l'assessore alle politiche sociali di Volpiano, Flavio Nalesso, di Alleanza Nazionale, e il sindaco di San Benigno, Alberto Focilla, chiaramente di sinistra. Come a dire che per queste cose l'importante non è la connotazione politica, ma il "cercare di fare veramente qualcosa". 
marco notario

 
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