Nel
1978, come auspicato da Davide Pace, il Parco delle
incisioni rupestri
di Grosio diventa
realtà grazie anche alla donazione, nel 1982, dei resti
dei castelli e dell'area archeologica da parte della marchesa
Margherita Pallavicino Mossi, vedova di Giovanni Visconti
Venosta,
ultima
erede della nobile famiglia un tempo
feudataria dei manieri grosini.
Nel
1998 viene ristrutturato, con scopo archivistico
- museale, l'antico edificio rurale
situato
all' interno del parco.
L'edificio,
noto come Ca del Cap,
viene
dedicato alla memoria dell'archeologo scomparso nel 1996
e
diventa il "Centro studi Davide Pace".
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