Bratislava atto secondo. Dopo
l’annullamento della prova di Campionato Europeo Slalom a
causa della piena del Danubio che ha invaso parte del canale di
Cunovo (dite Ciunovo altrimenti gli Slovacchi non vi capiscono
!) e di cui vi
ha già
raccontato Gianni Pidia, l’assegnazione dei titoli
continentali è stata riposizionata a ferragosto con una
concentratissima “tre giorni” di gare.
Ho aderito con piacere alla richiesta
della D.A.C. di partecipare ai campionati al posto di Gianni Pidia,
sfortunatamente impossibilitato per motivi familiari. Un buon
allenamento per i prossimi mondiali in Slovenia e l’occasione di
rivedere alcuni dei colleghi che incontro periodicamente sui campi
di gara.
Venticinque le nazioni iscritte
per un totale di 127 concorrenti, anche se poi alcune
federazioni non si sono presentate al via.
Il contenuto numero di
partecipanti (solo 52 i K1 uomini iscritti) ha quindi
consentito una gestione sostenibile delle prove di qualifica,
delle gare a squadre e delle semifinali/finali, gare che ci
hanno visto impegnati tutti i giorni sul percorso per
moltissime ore.
Non chiedetemi quindi di
raccontarvi anche di “Bratislava by night” perché le uniche
cose che sono riuscito a vedere durante il soggiorno slovacco
sono state il modesto albergo “Plus” alla periferia della
città dove eravamo alloggiati, l’autobus che ci portava avanti
ed indietro e gli impianti sportivi di Cunovo a valle
dell’immensa diga sul Danubio. E poi, canoe, canoe....moduli
delle penalità...e ancora canoe...La strada che porta a Cunovo
da Bratislava (circa 20 kilometri) attraversa una nuova zona
residenziale piena di villette in costruzione, realizzate con
gusto. |
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Fra queste me ne vengono fatte notare
alcune dai colleghi slovacchi di proprietà dei gemelli Hochschorner acquistate, mi dicono, con i ritorni economici delle
numerose medaglie olimpiche vinte con il loro C2. Al lato della
strada corre una pista ciclabile altrettanto lunga che arriva sino
alla diga di Cunovo, piena zeppa di ciclisti e pattinatori.
Arrivo a Bratislava nella tarda serata
di giovedì 12 agosto, anche a causa del bel ritardo che il volo
diretto da Bergamo ha accumulato.
Prendo un taxi e mi faccio portare a
Cunovo per ricevere informazioni sugli orari e sulle gare, ma a
Cunovo non c’è più nessuno. Allora si va in albergo con la
speranza di trovare qualche notizia, soprattutto sulla presenza
della navetta che il Chief Judge Milica Zererova mi ha assicurato
esserci nello scambio di Mail dei giorni precedenti.
Gli slovacchi da quando sono entrati
in zona Euro si sono subito globalizzati. Mi costa più il
viaggetto in taxi che il volo dall’Italia !
Niente, in albergo non c’è anima viva
e alla reception non sanno nulla. Il ristorante è chiuso e mi
indirizzano al buffet. Buffet, vabbè chiamiamolo così... Mangio una fettina di pollo impanata
scaldata al microonde con un po’ di riso e poi a nanna.
Venerdì 13 agosto
Per paura di restare a piedi mi alzo
prestissimo, faccio colazione (?!) e mi siedo sulle scale
dell’ingresso dell’hotel in attesa degli eventi. Verso le 7
iniziano ad apparire persone vestite di verdino: "Are you a judge
? Yes i’m...."
Fatta, è la divisa degli arbitri
locali. Alle 7,15 l’autobus parte con un grosso carico di arbitri
slovacchi spuntati da ogni dove.
Puntatina ad un supermercato per le
provviste. Loro, più furbi, la colazione non la fanno in albergo e
comprano le cose più disparate. Chi esce con dei dolci, chi con
dei panini, chi con della frutta. Qualcuno anche già con delle
lattine di birra che, come colazione, deve essere eccezionale. Da
provare !
Alle 8 siamo sul campo di gara. Ci
sono tutti gli Officials, compresi alcuni colleghi provenienti
dall’estero.
Chief Judge è, come detto, Milica
Zererova che ben conosco per aver partecipato con lei alle
Olimpiadi di Pechino e ad altre manifestazioni internazionali. Suo
assistente Jan Piacek, anch’egli molto conosciuto
nell’ambiente.
C’è anche Zbigniew Kudlik,
delegato dell’E.C.A., che supervisionerà la manifestazione.
La riunione verte sui soliti
argomenti. Le
postazioni sono già state tutte assegnate e resteranno
sostanzialmente uguali per i tre giorni di gara. Molta attenzione
viene posta nell’illustrazione della compilazione dei moduli delle
penalità; ci danno anche un
fac-simile di come devono essere scritti in inglese ed in
slovacco i dettagli di tocco. La precisione è esasperante: si
arriva a dettagliare se la palina è stata toccata all'interno o
all'esterno.
La gara inizia alle dieci e terminerà
alle 18,30 con una bella pausa, però, per il pranzo.
Mi dedico alla compilazione dei moduli
della prima e seconda manche aiutato anche dalle
indicazioni di pagina che gli organizzatori hanno inserito
sull’ordine di partenza. Una buona idea che dovremmo riprendere
anche per le nostre gare nazionali per evitare pasticci nella
numerazione delle pagine compilate dai singoli giudici.
Sono stato piazzato alle porte 4-5-6
come “trasmission judge” insieme alla polacca Danuta Gongiarz e
allo slovacco Ivan Drobán, che già avevo avuto in postazione agli
Europei di Liptowsky Mikulas nel 2007,
e che sono dall’altra parte
del canale. Le porte non sembrano molto difficili
e con i colleghi definiamo la posizione migliore per ogni tipo di
penalità.
Il mio gabbiotto è stato posizionato
in un punto molto favorevole e, per la prima volta nella mia
storia di gare internazionali, potrò stare comodamente seduto al
suo interno vedendo benissimo tutto.
Prima dell’inizio delle gare ho anche
il tempo di dare un’occhiata al resto del canale che l’anno
prossimo ospiterà i campionati del mondo di specialità.
Il tracciato è formato da due
canali paralleli che si uniscono più o meno alla metà. Una
serie di chiuse consente di utilizzare alternativamente i vari
tronconi di percorso. Su uno di questi stanno facendo dei
lavori in preparazione delle gare del prossimo anno ed hanno
costruito degli ostacoli in legno per verificare il risultato
prima di procedere alle modifiche in cemento.
Il percorso è molto bello e sembra
davvero impegnativo con alcuni salti nella parte finale che
metteranno a dura prova anche i migliori atleti. |
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La giornata, seppur faticosa, scorre
regolarmente. Ci troviamo sempre d’accordo nell’assegnare le poche
penalità. Qualche problema in più nel pomeriggio con la luce
variata e con il sole contro, ma ci viene in aiuto il giudice
della porta 3 che vede bene alcuni piccoli tocchi da noi non
rilevati. Toccano le mie porte anche diversi nostri atleti.
Accedono alle semifinali (che per gli
europei sono solo 20 atleti per categoria) i nostri K1 di
Molmenti e Mayr ed il C2 di Masoero e Benetti.
Niente da fare per Paolini, per la Clara Giai Pron, per il C1 di
Colazingari e per gli altri due C2 di Camporesi e Ferrari e di
Negro e Fiumara.
Alla sera, tornando al nostro albergo,
sull’autobus esce una bottiglietta di un liquido alcolico
indefinito che tutti, ma proprio tutti, siamo costretti a bere a
mo’ di aperitivo. Poi ci fermiamo in un ristorante sulla strada
per Bratislava (mi informano che nell’hotel si mangia male, ma me
ne ero già accorto) e dopo l’alcol già ingerito ed i fiumi di
birra tracannati come bicchieri d’acqua, la serata si porta al
termine con allegria e simpatia. Credo per via dell’alcol (seppur
ingerito in quantità modeste) il mio scarso inglese diventa
fluente e riesco a conversare un po’ di tutto con la mia collega
polacca Danuta.
Sabato 14 agosto
Anche oggi è una bella giornata
nonostante il fortissimo temporale notturno che però ha
rinfrescato un po’ l’aria. Ci sono le gare a squadre con grandi
aspettative per il team azzurro.
Riunione e moduli da compilare: oramai
siamo entrati nel tran tran della gare di slalom.
Ognuno di noi controllerà i tre
passaggi su di una sola porta. Insegno ai miei colleghi le lettere
A, B, C dell’alfabeto muto che utilizzavamo da bambini, in modo
che possano dirmi con precisione qual è il concorrente che ha
toccato.
La A è formata da indice e medio
aperti a V sulla bocca, la B è una mano sulla guancia, la C è
disegnata con indice e pollice. Imparano subito e l’alfabeto dei
bambini ci sarà di grande aiuto.
Sul modulo difatti bisogna essere
ancora una volta molto precisi e, addirittura, indicare con quale
sequenza la squadra è transitata in ogni porta. Mi sembra davvero
eccessivo ma mi adeguo.
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Passano dalla mia postazione i
nostri K1, Molmenti, Mayr e Paolini che stanno ripassando le
strategie di gare.
Mi salutano con affetto e questo
mi fa piacere. Poi Molmenti, continuando ad illustrare ai
compagni i passaggi fra le porte, si rivolge a loro con fare
serio e dice: “in questo punto potete tirare dritto e saltare
la porta sei. Sono già d’accordo con il giudice D’Angelo che
non ci darà penalità”....
Come no ! Ci mettiamo tutti a
ridere, c’è davvero un bel clima.
Tutto regolare anche per le gare a
squadre e non si vedono mai il Chief Judge o il suo
assistente Piacek. Buon segno, stiamo lavorando bene.
Per le squadre italiane
purtroppo nulla da fare. Paolini salta le due ultima porte e
la finale sfuma. |
Seguire le finali è sempre molto
emozionante e lo è ancora di più per le spettacolari gare a
squadre. Praticamente non tocca più nessuno e con i miei colleghi
ci limitiamo a confermarci i passaggi netti.
Premiazioni, altro meeting in cui
Milica ci racconta quello che è successo durante la giornata fra
verifiche e reclami e poi tutti in albergo non prima però della
consueta sosta al ristorante per mangiare qualcosa e rimpiazzare i
liquidi persi durante la giornata.
Domenica 15 agosto
Semi finali e finali per tutte le
categorie. Sarà una giornata molto impegnativa.
Il percorso è stato cambiato e la
nostra porta n° 6 è stata spostata più a valle ma non sembra per
questo più impegnativa. Danuta la vede molto bene ed è anche
controllata dai giudici del settore successivo.
Anche oggi è una bellissima
giornata e le tribune del canale si popolano di tifosi. Tanti
sono arrivati da Bratislava in bicicletta o con i pattini.
In finale K1 ci va solo Molmenti e
Mayr la manca per un soffio. Niente da fare nemmeno per il C2
di Benetti e Masoero.
La giornata scorre tranquilla ed
oggi, per vedere meglio la porta 6, mi sono posizionato
all’esterno della struttura. Le palette per le penalità sono
appoggiate sul gabbiotto ed utilizzate all’occorrenza.
Ma io con le palette delle
penalità non ho un buon feeling (a
Pechino ne ho rotta una sventolandomi, ma era colpa della
scarsa qualità dei prodotti cinesi) ed un cattivo spiffero di
vento me le butta entrambe nell’acqua. Oddio come fare ? Per
fortuna galleggiano e girano, rigirano nella grande morta.
Dopo un bel po’, quando già pensavo di utilizzare le mie mani
per segnalare le penalità assegnate, un coraggioso ragazzo del
salvamento me le recupera. Che figura ! |
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Aspetto con trepidazione la discesa di
Molmenti che l’hanno scorso ho visto vincere il
titolo europeo a Nottingham. Ma alla porta due già tocca e per
lui la gara è tutta in salita. Poi intravedo sul maxi schermo che
tocca anche la 18. Quest’anno niente da fare.
Vincono quasi tutto gli slovacchi. Nel
C1 addirittura primo, secondo e terzo.
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Dopo le premiazioni, ultimo
meeting con Milica che è davvero stravolta. Deve essere stata
una giornata pesante.
Saluti, ringraziamenti, foto
ricordo anche con la mascotte dei mondiali di slalom 2010
Sloka che fa promozione dell'imminente evento e, per alcuni di
noi, arrivederci a Tacen a settembre.
Natalia Starickova, visto che
l’autobus non è più previsto, viene precettata da Jan Piacek
e mi riporta in albergo per la mia ultima notte a Bratislava.
Le sono grato, domani presto si
riparte per l’Italia e questi tre giorni sono stati davvero
impegnativi.
Peccato per i nostri atleti che ci
avevano abituato al podio in tutte le ultime
manifestazioni continentali. Ma è sempre più
difficile e |
basti pensare che nessuno dei nostri
altrettanto quotati cugini d'oltralpe ha guadagnato nel K1
l'accesso alle semifinali.
Per Molmenti e soci la rivincita è
vicina: TACEN 2010 !!
Giuseppe D'Angelo
(alcune delle foto pubblicate su
questa pagina sono di Roberto D'Angelo)
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