Campionati Europei di Canoa Slalom

Liptovsky Mikulas (Slovacchia) 14 - 17 giugno 2007

 

La città di Liptovsky Mikulas (San Nicola) è situata al nord della Slovacchia nel Litpov centrale ed è circondata dalla ricchissima vegetazione dei monti Tatra. E' attraversata dal fiume Vàh nel cui alveo è stato ricavato il bacino artificiale che ha ospitato i Campionati Europei di Slalom 2007. Da qualche anno la città, tradizionalmente centro amministrativo ed industriale, sta scoprendo la sua vena turistica legata allo splendido scenario naturalistico che la circonda: flora, fauna, acque termali ed ogni tipo di sport turistico ed agonistico, fra i quali la canoa che ha regalato a questa bella cittadina alcuni grandi campioni olimpici.

Il percorso di slalom artificiale che ha ospitato i Campionati è stato progettato dal ex campione di canoa Ondrej Cibák ed è stato costruito nel 1978, primo campo di slalom artificiale dopo quello di Augsburg (GER) utilizzato per le Olimpiadi di Monaco del 1972, le prime che hanno visto la presenza del nostro sport.

Il campo ONDREJA CIBÁKA presenta due tracciati che si uniscono  nella  seconda parte. E' lungo ben 450 mt. e presenta difficoltà di II°, III° e IV° grado con un dislivello di 7,5 metri. Ricorda, a grandi linee, il tracciato tedesco, in particolare nel difficile passaggio sotto il ponte che, ad Augsburg, si chiama "dei sospiri". Non sono installate paratie che regolano il flusso dell'acqua e quindi il canale presenta una portata d'acqua variabile al variare del flusso del fiume.

Facilitato il lavoro dei giudici di porta che possono contare di postazioni di osservazione vicinissime al tracciato di gara.

Il percorso ha messo a dura prova i partecipanti e non sono mancate inaspettate esclusioni dalle fasi finali anche di campioni che lottavano per le prime posizioni. Tutto facile invece per gli atleti Slovacchi che giocavano in casa e, supportati da un tifo da stadio raramente riscontrabile, hanno fatto man bassa di titoli e di piazzamenti di prestigio.

Presente alle fasi finali delle gare anche il Presidente Slovacco Ivan Gasparovic a dimostrazione di quanta attenzione la Nazione presti a questa disciplina che ha fornito diversi titoli olimpici proprio con gli atleti di Liptovsky Mikulas.

 

Ho preso a parte a questa interessante trasferta insieme a Riccardo Landra con cui ho condiviso le giornate dei campionati ed i fatti che vengono raccontati in questa relazione.

Siano partiti in mattinata da Torino insieme a Beppe Vercelli, psicologo delle squadre nazionali della FICK, mercoledì 13 giugno; a Roma ci siamo poi imbarcati sul volo per Bratislava  con il dottor Paolo Crepaz. A Bratislava noleggio di un auto (era l'ultima disponibile !) e poi dopo 300 km arrivo a Liptosky Mikulas in tarda serata. Rapido  scambio

 

di telefonate con Mauro Baron (alle prese con un'inflessibile pattuglia di polizia che aveva deciso di spillargli un po' di Corone per un presunto mancato stop) e via verso i nostri alloggiamenti in una tranquilla zona turistica per gli sport invernali, dove era sistemata anche la squadra nazionale di slalom.

 

Poi a cena, dove prendiamo contatto con la semplice cucina slovacca. Nel locale è riunito anche tutto il gota dell'E.C.A. e Jean Michel Prono che ci accoglie con la tradizionale simpatia e affabilità, anche se gli hanno perso la valigia.

Zbigniew Kudljk, che è il delegato dell' E.C.A., dopo la consueta e tradizionale battuta su "Italia Mafia !" ci fornisce le istruzioni per il giorno successivo. Veniamo a conoscenza del fatto che non c'è una elevata rappresentanza internazionale e che verremo utilizzati entrambi come giudici di porta.

Un salto a salutare gli atleti (tutti attaccati ad internet nel bar dell'albergo che ha un'area Wi-Fi) e poi a nanna.

Sarà dura dormire senza persiane alle finestre e senza tende oscuranti ! Ma poi la stanchezza prende il sopravvento e solo il canto del gallo (per il quale Riccardo Landra ha studiato una serie infinita di modi per farlo fuori) ci avvisa che i campionati sono iniziati e bisogna presentarsi alla prima riunione degli Ufficiali prevista per le ore 8.

14 giugno 2007

Ci presentiamo puntuali all'Official Meeting dove incontriamo il Chief Judge Jan Piacek e la sua assistente Milica Zererova, slovacchi entrambi, vecchie conoscenze dei campi internazionali. Accoglienza cordiale e calorosa da parte di tutti e poi inizio della riunione.

Il nuovo regolamento I.C.F. ha rivisto i ruoli del Giudice di Porta e per noi era la prima esperienza di questo tipo. In buona sostanza ogni Giudice aveva la responsabilità di una singola porta e poi, ove previsto, forniva assistenza sulle altre. Ogni porta, pur se la responsabilità ufficiale era assegnata ad un singolo, era controllata anche da 4 Giudici. Uno di questi Giudici di porta aveva poi la responsabilità della trasmissione dei dati e quindi stazionava nei pressi dell'apposita struttura dove c'era anche l'addetto al computer.

Più facile a dirsi che a farsi. In realtà sono poi emerse tutte le contraddizioni di questa nuova operatività: il Giudice addetto alla trasmissione continua ad essere vissuto come il Giudice di Settore e, anche se tutti refertano tutto, è quello che scrive il Giudice addetto alla trasmissione che finisce al controllo e se non ci si è capiti bene nella comunicazione delle modalità di tocco finisce che sui vari reports risultano scritte cose diverse. Ed è capitato !

Parte della riunione è stata dedicata alla comprensione del modulo delle penalità, prospetto più complesso di quelli solitamente utilizzati in questo tipo di gara (formato A5) e che presentava comunque un disegno piccolissimo su cui annotare i punti di tocco, ma in compenso prevedeva la compilazione di una seconda colonna posta sulla destra che serviva per controllare velocemente tutte le penalità di cinque atleti, affiancando e sovrapponendo gli otto moduli prodotti. Altra particolarità non immediatamente compresa (ma poi risultata utile) era la presenza di due file di numeri nello spazio per il pettorale: dall'1 al 5 e dal 6 al 10. Per garantire che tutti i Giudici scrivessero sulla stessa linea bisognava controllare che il finale del pettorale corrispondesse alla casella utilizzata.

Comunque capite queste piccole particolarità eravamo pronti per le gare di qualificazione che sono iniziate alle 10 e ci hanno impegnato sino alle 18,30 di sera. A Riccardo è toccata la porta n° 17 a me la porta n° 11 ed il compito di trasmettere le penalità delle altre porte 12 e 13 del settore 4. Nel mio settore pochissime penalità assolutamente evidenti mentre nel settore di Riccardo si è verificato uno degli episodi legati alle osservazioni di cui ho accennato sopra.

Riccardo, responsabile della porta 17 (e gli era praticamente sopra) aveva assegnato un 2 punti per un tocco piccolissimo. La nazione coinvolta ha presentato reclamo e dalle verifiche presso il Giudice addetto alla trasmissione risultava che il tocco era stato riportato sull'altra palina. Reclamo accettato perchè il dubbio favorisce l'atleta ma, in questo caso, il dubbio proprio non c'era. Abbiamo parlato del fatto anche con Jean Michel Prono che concordava che l'interpretazione del nuovo regolamento ha bisogno di essere ancora affinata.

Gli atleti azzurri sono quasi tutti in semifinale ed il morale della squadra è alto. Si cena tutti insieme; si parla di canoa e si ascoltano i racconti del dottor Crepaz che ci parla delle sue prime esperienze da medico condotto in un paesino del Trentino: esilarati !

15 giugno 2007

Il giorno dopo ci sono le gare a squadre e restiamo nelle stesse posizioni. Ognuno controlla una sola porta e questa volta le cose funzionano bene. La giornata scorre veloce. Un incidente nel corso della prima prova esclude dalla gara la squadra femminile  italiana composta  da   Cristina  Giai  Pron,   Andrea 

Coan e Angela Prendin;il C1 ed il K1 ottengono solo piazzamenti. Da domani si fa sul serio con le semifinali del K1 donne e del C1.

16 giugno 2007

Oggi ci vengono assegnate nuove postazioni. Riccardo sulla porta n° 1 (con assistenza sulla 2 e sulla 3) ed io sulla 15 con trasmissione delle penalità anche della 14. Subito mi sembrano porte difficili ma in realtà non le toccherà praticamente nessuno. Dalla mia postazione posso vedere bene il tabellone delle riprese televisive e seguo la discesa degli atleti prima della mia porta.

     

In finale ci va solo Fulvio Fina che si classificherà poi nono. Un risultato importante che galvanizza il resto della squadra.

Alla sera rinfresco per gli Ufficiali di Gara presso la sede sportiva del Kanoa Tatra Klub: poco cibo e molta birra...ma ci siamo contenuti. Abbiamo a lungo chiacchierato con i coniugi Iliek in un improbabile inglese, ma siamo riusciti a farci raccontare (e a capire) persino la regola della desinenza "ova" nei cognomi delle donne dei paesi dell'est Europa.

17 giugno 2007

Ormai tutto fila liscio e nelle nostre postazioni non si verificano situazioni degne di nota.

In finale ci va solo la matricola Riccardo De Gennaro nel K1 con una gara di semifinale esemplare. Dopo la sua discesa De Gennaro è a lungo secondo e "casa italia", piazzata davanti alla mia postazione, segue con trepidazione la discesa di almeno altri 30 atleti. Sbagliano in tanti e tanti sono meno veloci di De Gennaro. Alla fine della prova di semifinale è quarto; Stefano Cipressi e Matteo Pontarollo restano fuori. Anche il C2 improvvisato con Andrea Benetti e Stanislav Gejdos (in attesa del rientro di Eric Masoero) che hanno fatto anche C1, ottiene solo un onesto piazzamento.

       

In finale De Gennaro perde una posizione e si classifica 5°: un risultato eccezionale e si si considera la giovanissima età dello slalomista, di auspicio per una carriera promettente. Cerimonia di premiazione, saluti, ringraziamenti ufficiali da parte di Piacek per il buon lavoro svolto (anche se ha dovuto gestirsi molti reclami ufficiali !) e arrivederci alle prossime gare.

 

Decidiamo di anticipare la partenza raggiungendo sin dalla sera Bratislava per evitare il traffico del Lunedì mattina. In attesa del volo che è alle 13, facciamo un rapido giro per la capitale slovacca. E' un bella cittadina mittle-europea brulicante di turisti. Merita di essere visitata con più calma in un altra occasione.

Salutiamo la maestosità del Danubio e ci imbarchiamo per Roma. Lasciamo Crepaz ed insieme a Vercelli continuiamo per Torino.

Riescono anche a perdere la valigia di Riccardo che gli viene però poi recapitata il giorno dopo. Alle nove di sera sono a casa, Riccardo un po' più tardi.

 

Restano i ricordi di questa nuova bella esperienza e l'attesa dei prossimi, in Cina ed in Brasile dove l'ICF mi ha nominato Gate Judge. Vi racconterò presto come è andata.

 

Giuseppe D'Angelo

 

...il tempo non è stato clemente... 29 le nazioni in gara ...si sono proprio 20 centimetri...
...con Mauro Baron... ...in coda per il rancio (ci vuole il biglietto giusto)... ...uhm...che mangiata !...
   
  ...un pubblico eccezionale...  

 

 

(Foto di Riccardo Landra e Giuseppe D'Angelo - la foto aerea del tracciato è presa dal sito del Kanoa Tatra Klub)