Campionati Europei Slalom ECA

Bratislava - Slovacchia 3-6 giugno 2010

 

I Campionati Europei di Slalom  in programma dal 3 al 6 giugno a Cunovo, piccolo paese nei pressi della capitale Bratislava, sono la mia prima esperienza all’estero come Giudice Internazionale; è inutile dire quanto fossi “preoccupato”.

Dopo un di nove ore in camper, fatto con il presidente del Comitato Regionale Emilia-Romagna FICK Claudio Camporesi, che è anche membro del direttivo ECA per lo slalom, arrivo a Bratislava in tempo utile per la tradizionale sfilata che apre le importanti manifestazioni Internazionali.

Nonostante la pioggia ed il freddo il centro storico di questa bella città è gremito di folla che saluta atleti e dirigenti delle nazioni partecipanti ai Campionati Europei di slalom.

 

 

Giovedì 3: alle 8 partecipo al primo Official meeting dove faccio la conoscenza del Chief Official delle gare Milica ZEREROVA della Repubblica Slovacca. Ci vengono spiegate alcune informazioni su come assegnare le penalità e sulla loro trasmissione. Mi vengono assegnate le porte 18-19-20. In seguito l’arrivo viene spostato più a monte perché l’acqua comincia ad aumentare verso la fine del percorso causa la grande piena del Danubio.

Mi trovo alla porta 20 in risalita che è l’ultimo settore del percorso.  In questo settore, a volte, le paline vengono masse dall’acqua sollevata dalle canoe che stanno per impegnare la porta. Fortunatamente la mia postazione è situata quasi totalmente “dentro” la porta e riesco a verificare, seppure con molta fatica, le dinamiche delle penalità. La prima giornata di gare termina con una riunione di tutti gli Official.

 

 

 

Venerdì 4: dopo la solita riunione mattutina delle 8 si prende posizione nei settori assegnati. Oggi mi toccano le porte 17 (in risalita), 18-19 in corrente, molto veloci. Continua a piovere e la gara è accompagnata da un forte vento che “tortura” senza sosta le paline delle porte facendole roteare e a volte alzandole quasi in orizzontale rispetto alla superficie dell’acqua. Rilevo molte penalità, soprattutto da parte dei primi concorrenti.  Il livello degli atleti è molto alto, affrontano le porte con molta determinazione ma nonostante ciò alcuni commettono dei tocchi a causa del vento (la palina viene spinta dal forte vento contro il corpo o l’imbarcazione del concorrente). Comunque non ci sono stati reclami e/o richieste di verifiche sulle penalità assegnate nel mio settore.

 

Sabato 5: il maltempo non concede nessuna tregua. Il Danubio, causa anche la chiusura di alcune dighe nella vicina Ungheria, che non possono scaricare acqua per il pericolo di inondazioni, fa davvero paura sia per la portata che per la velocità dell’acqua. Vengono indette alcune riunioni con i team leaders e alla fine la “resa": il Comitato Organizzatore decide di sospendere le gare in programma per oggi. La piena fa si che il canale artificiale si riempia dalla sua parte finale, quella più bassa, dove refluisce l’acqua dal Danubio. Lo striscione d’arrivo è quasi sommerso dall’acqua e le paline delle porte dell’ultimo settore sono immerse nell’acqua oltre la metà della loro altezza; mai vista uno cosa del genere.

 

Domenica 6: oggi il meeting Officials è anticipato alle 7: tutti puntuali e consapevoli dei gravosi impegni che ci aspettano nell’ultima giornata di questa tribolata edizione dei Campionati Europei. Mi viene assegnato un settore di tre porte (14-15-16) situato proprio sotto le tribune principali; non riesco a capire bene: sono più emozionato o spaventato?

Nel frattempo arrivano numerosi pullman di tifosi che cominciamo a prendere posto sulle gradinate. Il percorso viene ispezionato di nuovo, purtroppo non ci sono stati i miglioramenti attesi e sperati, così come il giorno precedente il canale è “allagato”. E’ davvero impressionante vedere un canale artificiale di slalom vuoto nella sua parte iniziale e pieno d’acqua nella parte bassa. Si susseguono nuove riunioni dei teams leader per monitorare la situazione e soprattutto decidere cosa fare. Alle 9,30 gli altoparlanti danno l’annuncio ufficiale: la gara è annullata.

Lo sconforto pervade nell’animo di tutti noi, però vista la drammatica situazione in cui versano i paesi attraversati dal Danubio la decisione è più che logica. Ancora una volta la forza della natura ha avuto il sopravvento sull’uomo.

 

Gianni Pidia - giugno 2010

 

Il castello di Bratislava l'imponente ponte sul Danubio e il belvedere UFO il bel Danubio blu ?
  vista aerea degli impianti di Cunovo  
prima della cura....
dopo la cura....
   
  Gianni con i colleghi Jan Piacek e Natalia Starickova
(da Facebook)