Programmazione & GIS

:: Rappresentazione 3D :: DTM o DEM ::

Vi è sempre molta confusione nei riguardi delle sigle DTM e DEM. Entrambe sono utilizzate per definire dei file raster che rappresentano il territorio mediante delle quote. Sembrerebbero, a prima vista, dei sinonimi per indicare lo stesso strumento, ma ciò non è in realtà vero.
Partiamo dagli acronimi:
  • DTM significa Modello Digitale del Terreno;
  • DEM sta per Modello Digitale delle Elevazioni.
Dalle definizioni degli acronimi si evince che il primo tipo di file è finalizzato a rappresentare le quote del terreno, mentre il secondo le elevazioni delle entità presenti su un territorio. Quindi, se sul terreno non sono presenti altre opere dovute all'azione antropica dell'uomo (edifici, ponti, ecc.) i due modelli coincideranno. Si tenga inoltre presente che se il modello digitale è stato costruito mediante dei sensori satellitari, in questo caso le quote riportate potrebbero essere quelle relative al fogliame degli alberi.

Per rendere più evidente la differenza tra i due modelli, si prenda in considerazione il caso di un ponte ad unica campata che scavalca un fiume.
L'andamento del corso d'acqua è in genere rappresentato dalle curve di livello, quindi le quote del modello digitale potranno essere estratte da queste ultime.
Normalmente sulla carreggiata del ponte saranno presenti uno o più punti quotati; quindi anche questi punti possono essere presi per costruire il modello digitale. Avremo pertanto due opzioni:
  • Si sta studiando il corso del fiume e perciò non siamo interessati alle quote del ponte, allora nel costruire il modello digitale, non inseriremo il(i) punto(i) quotato(i) riportato(i) sullo stesso; dunque andremo a realizzare un DTM.
  • Nel caso siamo interessati alla viabilità, sarà fondamentale conoscere le quote relative al ponte e pertanto il(i) punto(i) quotato(i) andrà(anno) a far parte del modello digitale; quindi costruiremo un DEM.
Ovviamente il tutto va riferito alla dimensione delle celle del raster. Se il ponte ha più piloni e le dimensioni delle celle sono compatibili con quelle dei piloni, anche questi andrebbero considerati nel modello digitale.
Se, per esempio, nello studiare il corso d'acqua vorremmo voler conoscere anche le quote sul ponte, in tal caso costruiremmo entrambi i modelli.

Infine, vi è da dire che molte volte i DTM o i DEM vengono forniti come prodotto finito da terze parti e, pertanto, non si hanno a disposizione i dati che hanno portato alla loro realizzazione. In tal caso esistono diversi comandi in Grass che ci permettono di alterare un DTM facendolo diventare un DEM e viceversa.
Si veda ad esempio il comando r.carve che permette di estrarre le quote da un vettore rappresentante un fiume e sottrarle ad un DEM ottenendo così un DTM.


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