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In diversi luoghi della
provincia di Verona ci sono stati ritrovamenti di
tracce della presenza dell'Uomo Primitivo: i più
antichi sono del Paleolitico, cioè
risalenti al periodo delle glaciazioni (vedi tabella). A
quel tempo gli uomini vivevano di frutta, caccia
e pesca, abitavano in capanne o grotte e non
conoscevano ancora l'uso della ceramica (e quindi
dei vasi di terracotta). E' in questo periodo che
l'uomo primitivo utilizza la selce per farne
arnesi da lavoro ed armi (nel disegno a destra un
esempio); in tutti i Monti Lessini si possono
ritrovare molte selci lavorate, a conferma del
fatto che tutto l'altipiano era intensamente
abitato. |
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Circa 7000 anni fa
iniziò il Neolitico: l'uomo non è più
nomade, ma si stabilizza in villaggi situati
sopra colli e difesi da mura (chiamati "castellieri")
oppure su palafitte. L'uomo conosce
l'agricoltura, la pastorizia e l'uso della
terracotta. In diversi punti della provincia di
Verona ci sono ritrovamenti risalenti al
Neolitico. Proprio recentemente (fine maggio 2000)
gli archeologi hanno completato lo scavo dei
resti di un villaggio risalente all'età del rame
(circa 4500 anni fa), trovati lungo il tracciato
della nuova Tangenziale Est, vicino alla frazione
di S. Felice Extra. A Verona esisteva un castelliere
sull'attuale colle di Castel S. Pietro ed un
villaggio ai piedi del colle, oltre l'Adige, nel
punto in cui era meno difficile attraversare il
fiume (probabilmente esisteva già allora un
ponte di legno). Prima dell'arrivo dei Romani,
l'antica Verona era abitata probabilmente (ma non
c'è nessun dato certo) da popolazioni retiche (popoli
nordici che provenivano dalla Svizzera o
dall'Austria), euganee (cioè Veneti, provenienti
dalla Illiria) o forse dai Galli Cenòmani (popolazioni
celtiche che si erano stabilite nella zona di
Brescia). Lo storico romano Plinio il Vecchio
afferma che Verona è di origine retica-euganea.
Anche il nome "Verona", mai cambiato
nel corso dei secoli, è di origine e significato
sconosciuto.
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Nella foto a sinistra, una
veduta dell'Adige e del Ponte Pietra ai piedi del
colle di Castel S. Pietro, sul quale esisteva il
primitivo "castelliere". Ai piedi del colle ed oltre il
ponte, c'era un villaggio, che poi i romani hanno
trasformato in città.
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Nella foto a destra i
resti del muro che proteggeva il
villaggio preistorico trovato sul Monte
Pipaldolo (sopra Novaglie, alla periferia
di Verona); questo villaggio fortificato
è databile all'età del Bronzo (circa
3000 anni fa). |
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