USANZE

 

Per fermare i temporali
Si accendeva una candela benedetta nel giorno della Candelora e si recitava qualche preghiera.
 Molto diffusa in tutto il Salento era quella con la quale si invocava San Giovanni  


PREGHIERA A SAN GIOVANNI
 (Per scongiurare il cattivo tempo)

  

Oziti ,San Giuvanni e nno ddurmère,

ca sto vetu tre nnùvili vinère,

una t’acqua , una ti vientu, e una ti malitiempu.

« Ddò lu purtamu stu malitiempu? »

 
"Sotta nna crotta scura,

ddo no canta jaddu e ddo no luci luna,

cu nno ffazza mali a mme

e a nisciun’otra criatura".

 

Traduzione

 

Alzati, San Giovanni, non dormire,

che sto vedendo tre nuvole venire:

una di acqua, una di vento e una di maltempo.

“ Dove lo portiamo questo maltempo?”
 

“Sotto una grotta oscura,

dove non canta gallo,e dove non brilla la luna,

affinché non faccia del male

a me e a nessun’altra creatura”.

Nel paese di San Marzano di San Giuseppe, a pochi chilometri da San Giorgio, si usa conservare un po’ del pane benedetto dalle famose “tavole di San Giuseppe” e spargere qualche briciola in direzione dei punti cardinali per allontanare i temporali.

Nota: Di questa preghiera di scongiuro, raccolta dalla viva voce della signora Cristina Suma, ne ho trovato traccia nel libro:Superstizioni, pregiudizi e tradizioni di Terra D'Otranto, di Giuseppe Gigli Forni Editore, Bologna1893 e successivamente nel Volume di Janet Ross,  La Puglia dell'Ottocento,  Caponi Editore, Lecce, 1997

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