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Arrivati su in paese le
loro donne, vedendoli così conciati, cominciarono a urlare
spaventate. Il Tolmezzino era tra la folla è quindi non lo
videro.
Gli uomini, per ingigantire l’impresa si contarono:
- Eravamo partiti in 32 e adesso siamo solo in 20 e 12. Questo mise
ancor più spavento tra le donne. |
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Il Tolmezzino che non ce
la faceva più a trattenersi dalle risate cominciò a sghignazzare
rumorosamente. Allora una donna bella robusta si fece avanti, lo prese
per la camicia e gli disse:
- E tu chi sei? Che cos’hai tanto da ridere? |
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Lui per difendersi
replicò:
- Quello che vi hanno raccontato i vostri mariti è una bugia bella e
buona. Vi hanno solo prese in giro. Il mostro che pensavate voi era
solo un povero gambero morto.
Rimasero tutti a bocca aperta e ciò permise al tolmezzino di darsela
a gambe prima che si riprendessero dalla sorpresa. |
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Da quel giorno gli
Amaresi furono soprannominati “chei de rude bestie” ma ciò non li
scoraggiò per la brutta figura che avevano fatto e decisero, anche se
molti anni dopo,… di adottare il gambero come simbolo del paese.
Classe terza - anno scolastico 2003/2004
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