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Tanti e tanti anni fa, ad
Amaro, c’era una grande siccità, le sorgenti si erano tutte
prosciugate e anche nel laghetto del mulino era rimasta solo una
piccola pozza d’acqua. |
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Un giorno le donne del
paese andarono a lavare i panni proprio sulle rive del laghetto,
videro la poca acqua rimasta, ma ugualmente si apprestarono a lavare. |
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Ad un tratto si udirono
urli e grida spaventose: qualcosa si muoveva nell’acqua e sembrava
che le guardasse dritto negli occhi.
- Aiuto, la “rude bestie”! – urlarono spaventate e scapparono
via verso il paese.
Dietro a un cespuglio c’era un Tolmezzino che rideva come un matto
ma nessuno si accorse di lui. |
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Le donne arrivarono su in
paese e con la poca voce che avevano dissero:
- Laggiù al lago c’è la “rude bestie”! Ci fissava negli occhi
e se non fossimo scappate, ci avrebbe catturate con le sue lunghe
tenaglie.
Così gli uomini si armarono di bastoni, forconi, falci e asce e
partirono per il lago. |
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Arrivati al mulino videro
solo un povero gambero tutto rosso perché era ormai cotto dal sole.
Gli uomini pensarono:
- Cosa racconteremo alle nostre mogli?
Dopo aver discusso un po’ decisero di fingere di aver combattuto
duramente contro il mostro: si rotolarono nel fango, si spettinarono i
capelli e andarono nelle spine.
Il Tolmezzino che aveva visto tutta la scena li seguì senza farsi
notare. |