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CEGLIE MESSAPICA        un  po'  di storia 

Le origini della citta' si perdono nella notte dei tempi: lo storico Ateneo ipotizza che nel XVII sec. a.C. i primi coloni greci si trovarono di fronte a imponenti rovine che testimoniavano una civiltà scomparsa; alcuni studiosi sostengono che Ceglie sarebbe stata fondata da Diomede, di ritorno dalla guerra di Troia. 

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Le notizie certe, comunque,  risalgono a tredici secoli a.C., come tramandato da Erodoto, storico greco del V secolo a.C. Nel IV e V sec. a.C. Ceglie (Kailia) fu la capitale militare della  Messapia ed era cinta da ben  quattro cerchie di mura.  La città sostenne dure guerre con Taranto che per ragioni commerciali e di prestigio cercava uno sbocco sull'Adriatico. Il 473 a.C. fu l'anno decisivo che vide  Taranto conquistare e distruggere Carovigno(Karpina),  ma la battaglia decisiva veniva persa dai tarantini sulle colline cegliesi dove la cavalleria tarantina veniva polverizzata da una strage inesorabile, come dice Erodoto, " mai veduta prima di allora". La strada dell'Adriatico veniva definitivamente sbarrata a Taranto che da allora non mosse più guerra contro i Messapi. Di quella vittoria  i Messapi  non vollero approfittare,  sarebbe stato facile scendere nella piana e conquistare Taranto: erano un popolo  fiero e orgoglioso della propria autonomia che voleva vivere in pace nelle proprie terre senza velleità di conquista.

Di quel tempo rimangono resti archeologici fra cui le mura messapiche e le specchie.  Della civilta' messapica si conservano numerosi  reperti archeologici  quali vasi,  lucerne, monete, piccole statue e molte iscrizioni conservati in vari musei italiani e stranieri (Berlino, Brindisi, Taranto,Egnazia, collezioni private e una piccola parte nel locale museo messapico).  

La città decadde dopo la conquista romana, che la chiamarono Caelia o Caelium (ciglio), per essere sull'ultimo alto colle prima della pianura salentina.  

Nel Medioevo la città  assunse il nome di Celie de Gualdo (Ceglie del bosco),  divenendo ducato con i Sanseverino,  potente famiglia napoletana che favorì la crescita economica e culturale della città anche con la costruzione di palazzi, del castello e di chiese.