CAMPAGNA
Cina: Difensori dei diritti umani



Fino ad oggi, termini quali “difensore dei diritti umani” o “attivista per i diritti umani” sono stati usati di rado nel trattare della situazione dei diritti umani in Cina. Questo, nonostante il rapido sviluppo in Cina di organizzazioni della societa’ civile che operano in vari settori, molti dei quali a diretto impatto sulla protezione dei diritti umani, quali ambientalismo, salute pubblica, istruzione, disagio sociale, diritti dei lavoratori migranti e diritti delle donne.

Alcune di queste organizzazioni sono state create dalle stesse autorita’ cinesi, col risultato di far nascere un settore non-profit ufficiale negli ultimi 20 anni. Altre organizzazioni sono spuntate spontaneamente, come risultato di istanze espresse a livello locale. Il numero di attivisti che si occupano di portare a conoscenza particolari temi od abusi e’ cresciuto negli ultimi anni. Molte di queste persone, compresi singoli individui ed i loro rappresentanti legali, hanno usato i media cinesi ed il sistema legislativo per ottenere risarcimenti in caso di abusi. Le denuncie di tali casi sono cresciute nel corso degli ultimi anni, in parte come risultato di rapidi cambiamenti dovuti alle recenti riforme sociali ed economiche. Alcuni recenti casi giudiziari, ad esempio, hanno trattato degli sfratti coatti e degli espropri che precedono lo sviluppo di grandi progetti urbani nelle citta’, oltre ad espropri senza compenso nelle aree rurali.Altri attivisti hanno tentato di porre l’attenzione su abusi di diritti civili e politici, quali la mancanza da parte delle autorità di rispondere penalmente alle violazioni dei diritti umani risultanti dalla repressione militare della protesta pro-democrazia a Piazza Tienanmen nel 1989. Lo sviluppo e la diffusione di Internet in Cina durante l’ultima decade ha fornito nuovi motivi per portare l’attenzione su tali casi, nonostante il contemporaneo sviluppo delle censura tecnologica e della sorveglianza da parte della autorita’ cinesi esponga a nuovi rischi gli attivisti che utilizzano Internet per comunicare.

Esempi di questo attivismo sono riportati in questo articolo, anche se molti soggetti che lavorano su questi temi in Cina non hanno scelto di chiamarsi “attivisti o difensori dei diritti umani”. Nonostante un crescente dialogo sui diritti umani tra le autorita’ cinesi e nuove opportunita’ per l’attivismo sociale nel paese, l’interpretazione ufficiale del concetto di diritti umani rimane molto limitata e spesso non raggiunge gli standard internazionali.

In tali circostanze, chi diventa dichiaratamente coinvolto nella promozione dei diritti umani in Cina puo’ dover fronteggiare abusi molto gravi, come tortura e detenzione arbitraria. L’applicazione arbitraria di leggi con definizioni vaghe si unisce spesso alle interferenze politiche sull’applicazione di leggi di cui nessuno capisce chiaramente il significato, cosi’ che si possono subire ripercussioni inaspettate.

Anche chi e’ ufficialmente impiegato in organizzazioni della societa’ civile ufficialmente riconosciute puo’ essere a rischio di persecuzione.




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