Cina: Minaccie e abusi contro i difensori dei diritti umani
Il caso di Li Dan e il diritto alla salute
Li Dan, difensore dei diritti umani che lavora per migliorare le condizioni di vita di migliaia di contagiati da l’AIDS
(Henan).
Il diritto al più alto standard di sanità raggiungibile è garantito in diversi trattati internazionali sui diritti umani
che sono legalmente riconosciuti anche in Cina. Il diritto alla salute in Cina e la risposta da parte del governo ai bisogni
sanitari della gente è stato evidenziato negli ultimi anni da due serie epidemie che continuano ad avere effetti a
livello mondiale: SARS e AIDS. Le autorità cinesi hanno negato fino agli ultimi tempi che nel paese esistano casi di
HIV/AIDS.
Gli attivisti più schierati nelle campagne per AIDS in Cina hanno tentato di esortare il governo verso una maggior
trasparenza e azioni più efficaci. Comunque, essi vengono arrestati e minacciati per evitare che diano a conoscere
l'estensione dell'epidemia.
La Provincia di Henan è considerata da molti attivisti come una delle aree peggiori in Cina rispetto il diffondersi della
malattia, dove il tasso di infezione di HIV in alcuni villaggi è, secondo quanto riferito, del 65%. La maggioranza delle
persone ha contratta il virus vendendo il sangue alle cliniche non sanitarie, molte delle quali erano gestite da
dipartimenti sanitari del governo locale, mentre altre erano banche del sangue illegali. Negli ultimi due anni,
Amensty International ha documentato numerosi casi di detenzione di diversi abitanti di villaggi nella provincia dello
Henan per essersi esposti in dimostrazioni e proteste pubbliche che avevano lo scopo di assicurare e domandare trattamenti
medici migliori e accesso al sistema sanitario.
Amnesty International considera LI Dan un difensore dei diritti umani. Dan è stato minacciato e arrestato per svolgere
le sua attività in difesa dei migliaia di abitanti contagiati dall’AIDS nella provincia dello Henan.
TESTO DELL'APPELLO IN ITALIANO:
Stiamo scrivendo al Primo Ministro, al Ministro della Sanità e al Governatore della Provincia dello Henan, chiedendo di:
- lanciare un’inchiesta imparziale e indipendente sulla detenzione arbitraria e il maltrattamento di LI DAN a mani di
sconosciuti nella provincia dello Henan, ed assicurarsi che i responsabili sono portati davanti la giustizia.
- prendere misure effettive per permettere agli attivisti che difendon i malatti di HIV/AIDS di lavorare alle sue
attività pacifica di difesa dei diritti umani senza paura di essere arrestati arbitrariamente, imprigionati, minacciati o
intimiditi.
- portare a termine un’inchiesta indipendente sui metodi di raccolta di sangue nello Henan con l’obiettivo di
stabilire le cause del contagio di HIV/AIDS nella provincia.
assicurarsi che quelli che soffrono la malattia ricevano un trattamento medico adeguato e l’assistenza in accordo con i
loro diritti fondamentali.
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