la vita dell'ape
- Ape o regina
- La vita dell'ape
- Il lavoro dell'ape
- I feromoni
- La sciamatura
- Regolazione temperatura
- Il linguaggio della danza
- Esagoni di cera
Dall'uovo bianco, fecondato e depositato dalla regina, dopo 3 giorni fuoriesce una larva (coricata e avvolta in una goccia di pappareale). Per l'operaia la dieta cambia presto, sostituita da polline e miele. Solo le larve destinate ad rango di regina vengono nutrite sempre e solo con pappareale. Il 7 giorno la larva cambia di posizione: la testa verso l'alto. A questo punto le api chiudono le celle dando così avvio alla metamorfosi. Per l'ape operaia il tutto avviene in 21 giorni.
La vita nella cella
Sesso | Uovo | Larva | Crisalide | Total.Giorni |
ape | 3 giorni | 6 giorni | 11-12giorni | 20-21giorni |
fuco | 3 giorni | 6 giorni | 15 giorni | 24 giorni |
regina | 3 giorni | 5 giorni | 7-8 giorni | 15-16giorni |
Poco prima che le giovani api escano, le operaie assottigliano la cera che tiene chiuso l'opercolo.
Appena "nata", l'operaia è pelosa e biancastra; poi si indurisce diventando più scura.
Giorno | Attività svolta dall'ape |
Dal 1 al 4 | L'ape pulisce le celle. |
Dal 5 al 11 | L'ape si occupa della nutrizione delle larve. |
Dal 12 al 13 | L'ape operaia immagazzina il polline portato all'alveare dalle bottinatrici. |
Dal 14 | Unendo il nettare ad un liquido prodotto da apposite ghiandole, l'ape produce il miele. |
Con lo sviluppo di nuove ghiandole nell'addome, l'ape è ora in grado di produrre la cera, elemento basilare per la costruzione dei favi. | |
Dal 18 | L'ape, agitando le proprie ali, intensifica l'evaporazione diminuendo così il contenuto d'acqua del miele. |
L'ape fa la guardia all'alveare scacciando eventuali intrusi (farfalle, vespe..). | |
Dal 22 fino alla morte | L'ape passa di fiore in fiore raccogliendo nettare e polline. |
Un’operaia diventa bottinatrice a conclusione di una lunga carriera che l'ha vista compiere tutti i vari lavori necessari all'alveare.
Materie prime raccolte
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I feromoni sono composti chimici biologicamente molto attivi, delegati a governare importanti eventi sociali. Questi "messaggi" passano da bocca a bocca soprattutto col nutrimento. Si sono trovati non meno di 37 messaggi chimici diversi.
Sull'ape operaia:
All'interno dell'alveare:
- Attirare le giovani api (cura della regina e della prole)
- Stimolare la costruzione di celle
- Inibire le ovaie delle operaie
- Inibire la costruzione di celle per altre regine
All'esterno dell'alveare:
- Attirare le api durante la sciamatura
- Stabilizzare lo sciame e tranquilizzare le api durante la sciamatura
Sui fuchi:
- Attirare i fuchi
- Stimolare i fuchi (afrodisiaco)
La sciamatura costituisce il mezzo con cui la colonia si moltiplica. Quando il potere della regina svanisce o quando il numero delle operaie aumenta troppo, la quantità di sostanze reali nell'ambiente diminuisce e le operaie iniziano a costruire le celle reali; a questo punto puo' seguire la sciamatura. La vecchia regina abbandona la colonia insieme a numerose operaie. Lo sciame si dispone a grappolo intorno alla regina, mentre delle api esploratrici vanno alla ricerca di un nuovo sito per fare il nido. La sciamatura puo' essere influenzata anche dal cattivo tempo.
Se la temperatura nell’arnia supera il livello di guardia, le operaie si dispongono sui favi agitando le ali, creando una turbolenza atmosferica e convogliando così l'aria verso l'uscita dell'arnia. Se la temperatura aumenta ancora, le bottinatrici più esperte se ne vanno in cerca di acqua. Al ritorno la cedono alle compagne, le "spruzzatrici", che irrorano i favi e le celle provocando una intensa evaporazione.
Le bottinatrici danno informazioni alle loro compagne sulle fonti di cibo trovate, mediante delle danze. La danza viene eseguita al buio nell'alveare, lungo le pareti verticali dei favi. Le api che fanno ritorno da una sorgente di cibo che sia nel raggio di 25m dall'alveare fanno una danza circolare. Maggiori i cambiamenti di direzione e maggiore è la quantità di cibo. Per una fonte di cibo tra i 25 e i 100m, l'ape disegna una figura intermedia tra una danza circolare e una danza ondeggiata a forma di 8.
La cera, prodotta in scaglie da ghiandole presenti nell’addome, è agganciata con una zampa posteriore, masticata e deposta sulla cella in costruzione. In natura i favi hanno una forma elissoidale; ognuno contiene ca. 420 celle per dm2, celle perfettamente esagonali (la miglior razionalizzazione possibile dello spazio). In natura i favi vengono costruiti seguendo la direzione del campo magnetico terrestre. Le celle del favo vengono usate più volte per la deposizione delle uova.