Itinerario tra le chiese e le cappelle

di Palese e Macchie

Le chiese

Il primo tentativo di costruzione di una chiesa a Palese risale probabilmente agli inizi del XIX secolo. Dalle deliberazioni del Decurionato di Modugno si apprende dell'esistenza di una chiesa "intrapresa e indi crollata" che si trovava al centro del borgo in territorio amministrativo di Modugno, la cui cripta era usata per la sepoltura degli abitanti. Detta chiesa, o meglio abbozzo di chiesa poiché non fu mai portata a termine, secondo Nicola Milano, doveva essere collocata laddove fu edificata la chiesa di San Michele nel 1846 e ove si trova la chiesa attuale, poiché, quando nel 1959 la chiesa ottocentesca fu abbattuta, nel sotterraneo della sacrestia furono rinvenuti resti umani. Il sepolcro doveva sicuramente risalire al primo decennio dell'Ottocento, essendo proibita la sepoltura dei morti nelle chiese durante il regno di Giuseppe Bonaparte e di Gioacchino Murat nell'Italia Meridionale (1806-1815) in esecuzione dell'editto napoleonico di Saint Cloud (1804). Leonardo Del Turco afferma invece, ma forse fa confusione con un'altra chiesetta, che una costruzione iniziata e mai finita si trovava all'angolo tra via Modugno e via Macchie.
Nel 1825 la borgata di Palese fu dotata dal Capitolo di Modugno di una propria chiesa di modeste dimensioni e di una campana in sostituzione della cappella di San Filippo. Tuttavia gli abitanti non ne furono soddisfatti perché era angusta e il suono della campana non giungeva in tutte le case. Sempre Nicola Milano afferma che la chiesa si trovava in territorio di Bari, e non in quello di Modugno, quindi oltre il confine segnato dalla via della Marina (attuale via Modugno) e nelle immediate prossimità di Macchie (che all'epoca apparteneva a Bari). Forse era ubicata laddove oggi sorge la casa canonica. Da ricerche effettuate è da ritenere che l'autore del progetto di tale costruzione fu l'architetto Giuseppe Mastropasqua (1782-1847) di Giovinazzo e la pianta della chiesa era di forma rotonda. I Palesini con insistenza chiesero al Comune di Modugno una chiesa di maggiori dimensioni e, dopo varie traversie, nel 1843 cominciarono i lavori su progetto di Luigi Revest definito dall'architetto Francesco Saponieri.
La costruzione in stile neoclassico fu portata a termine nel 1846 e costò 1502 ducati, di cui 300 offerti dall'arcivescovo di Bari Clary. Il 18 ottobre essa fu consacrata e dedicata a San Michele Arcangelo: era di modesta fattura e, oltre all'altare maggiore, aveva un altare dedicato all'Addolorata.Il 28 maggio 1872 i Palesini ottennero una nuova campana consacrata dall'arcivescovo Pedicini; essa fu instatallata su di un piccolo campanile costruito nel giugno dello stesso anno. Il 20 maggio 1903 l'arcivescovo Vaccaro elevò la chiesa di San Michele Arcangelo al rango di parrocchia, vista la crescita della popolazione del borgo all'inizio del XX secolo. Primo parroco fu don Demetrio Magrini (1869-1942). Sia sotto il parrocato di don Magrini che di quello di don Filippo Lassandro furono iniziati dei lavori di ampliamento mai conclusi per mancanza di fondi e per lo scoppio della guerra. Nel rione di Macchie esisteva una chiesetta ottocentesca dedicata al patrono San Rocco. Nel 1936 alla vecchia costruzione fu aggiunta una di maggiori dimensioni dedicata al Sacro Cuore. Da allora la costruzione più antica funge da sacrestia alla nuova struttura. Tra il 1959 e il 1960 la chiesa neoclassica del 1846, ormai diventata poco capiente, fu abbattuta e realizzata una in stile moderno: il rustico fu realizzato con il finanziamento di contributi governativi, mentre le finiture furono completate grazie alle offerte della popolazione e al contributo personale del parroco don Ignazio Fraccalvieri. La chiesa fu inaugurata il 7 gennaio 1962 dall'arcivescovo di Bari Nicodemo; due anni dopo fu consacrato l'altare che, per mancanza di fondi, non poté essere acquistato in precedenza. Dal punto di vista architettonico la chiesa presenta una facciata, in conci di pietra squadrati e levigati, a uno spiovente forato in alto a sinistra da una fornice rettangolare per la collocazione delle campane. Il sagrato è coperto per 2/3 da una pensilina a spiovente. La chiesa ha una navata principale ed una laterale a destra, divisa da alcune colonne di cemento rivestite; la volta è piana, il presbiterio a forma di ferro di cavallo. Nicola Milano parlando dell'edificio così lo descrive: "la costruzione ha di chiesa solo gli altari; per il resto è piuttosto un auditorium". A fronte della crescita della popolazione del lido di Palese, l'arcivescovo Nicodemo istituì il 1 maggio 1966 la parrocchia della Vergine SS. Stella Maris; su di un suolo appartenente al Capitolo Metropolitano fu costruita la chiesa, inaugurata il 25 marzo 1969. Tra il 1998 e il 1999 la chiesa di San Michele Arcangelo ha subito notevoli lavori di restauro e di ammodernamento che hanno migliorato l'aspetto interno - prima assai povero - della parrocchia; opera principale è stata l'affresco di Cristo risorto realizzato sull'abside dal professor Mario Colonna.