Le tipologie di cassa e l ' educazione

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Capitolo 2

Parte 1

 

LE TIPOLOGIE DI CASSA E L'EDUCAZIONE

 

La cassa e il momento del pagamento sono una prova. Una grande prova. C'è gente che si prepara per tutta una vita e che fallisce clamorosamente.

Innanzitutto il saluto: “Buongiorno!”

Molti rispondono.

Altri no.

Spesso perché sono stranieri. Allora si spera che vada tutto bene.

Altri sono sordi. Amen.

Altri, semplicemente, sono scemi o persi nei loro pensieri (Ad esempio: "Buonasera!" "Sì, grazie!" "..." "Come ha detto, scusi?").

I passaggi da effettuare, attenzione, sono 3:

  • Scaricare i prodotti
  • Imbustare e Mettere via la spesa
  • Pagare

Azioni da eseguire nell'ordine, possibilmente.

Azioni che verranno analizzate ampiamente nelle prossime sezioni.

Capita talvolta che durante queste fasi i clienti si imbattano, svuotando il carrello, in cartacce o prodotti da buttare.

Molti chiedono se c'è un cestino nei paraggi.

Molti altri, con finta indifferenza, nascondono i propri rifiuti dove e come riescono. Oppure li gettano per terra.

Oppure te li abbandonano sulla cassa.

Questo è davvero maleducato, sia nei confronti degli altri fruitori del servizio, sia per chi, in cassa, ci lavora. Prova te ad andare dal tuo avvocato con un bicchiere di plastica in mano e lasciarglielo sulla scrivania. Oppure, prova ad andare in banca e a lasciare i tuoi fazzoletti di carta usati allo sportello. Vedrai che successone! 

In questi casi fai notare che esistono i cestini.

Molti si scusano.

Una piccola percentuale si risente: “L'avrei buttato via dopo!”. E si incazzano, pure alle volte.

Alcuni, meravigliati, chiedono cosa siano i cestini.

Oppure dicono: “Era già nel carrello da prima!”

Beh, se sei venuto col carrello ok, ma caspita non ti costava niente sbarazzartene durante le 4 ore che sei stato qui dentro. Cioè, porti a spasso l'immondizia per fare la spesa? E se consideri che spesso nel tuo carrello ci metti tuo figlio…

Quando invece a rispondere così è uno senza carrello invece…

Altri, più semplicemente, se ne strafregano e ti mandano a quel paese mentre nascondono le cartacce o i loro rifiuti dove (credono) non puoi vederli.

Un giorno o l'altro, andrò a casa loro per liberarmi del secco e dell'umido (pensate che sia improbabile? Sapete quanta gente mi mostra un documento d'identità prima di pagare con carta di credito? Basta tirarsi giù l'indirizzo e il gioco è fatto!)

Gli stranieri poi…vabbè, ma tanto non sono mai stati in un Iper…

Ma sorvoliamo…

In tutti gli Iper d'Italia (…del mondo, forse), esistono tipi differenti di casse.

Al CarreChan esistono:

  • Le casse normali
  • Le casse per spese fino a 10 pezzi
  • “La” cassa riservata ai possessori di CarreChan Pass
  • “La” cassa prioritaria

Le casse “speciali” sono distinguibili per una differente colorazione e per dei cartelli colorati sospesi a mezz'aria.

Sembrerebbe facile: fai la spesa, in base alla spesa che fai e alle code, ti posizioni e aspetti.

E invece NO!!! No e poi NO!!!

Innanzitutto perché la gente non guarda i cartelli o il mondo, ma solo quello che ha davanti a sé.

Capita allora che i clienti se ne stiano in coda sulla cassa sbagliata inutilmente, senza accorgersene.

Il bello è che dici, vabbè, capita, d'altronde, esseri umani siamo.

Invece non è così.

Per la gente tu sei lì a lavorare per loro.

Se il cliente viene sulla cassa sbagliata, e sta in coda per niente, è il cartello ad essere troppo piccolo. Oppure tu che non sai fare il tuo lavoro.

O sei uno troppo rigido. Uno stupido, che non capisce niente. Un insensibile…credevo fossi diverso, che tu mi capissi…e invece no, sei come tutti gli altri…”Coraggio signora, non faccia così…”

Che poi, parlando delle code che si formano in cassa, c'è da dire che esistono individui che, pur di non fare due passi in più, pur di non spostarsi di qualche metro e andare su una cassa vuota, passano la propria vita in coda. E così si verificano ingorghi e incolonnamenti in certe aree mentre in altre zone del supermercato c'è il deserto.

Uno dice, vabbè, cosa sarà mai… Dovreste vedere le scene e le situazioni che nascono… Infine una precisazione: chi lavora alla cassa è una persona. Una persona in carne e ossa, che sta lavorando per te. Non è tuo servo. Non è una macchina. Trattala come una persona.

E' una cosa da poco ma basterebbe per rendere tutto il processo molto più umano.

Il saluto. La cortesia. La calma e la pazienza. Il dialogo sereno nel caso ci siano problemi.

E invece no. Ma forse, spero, queste cose accadono solo al CarreChan…

Ma passiamo oltre: analizziamo i differenti tipi di cassa.

 

 

Leonardo Colombi

 

 

 

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