08. L. P. K.

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[26 marzo 2006: la poesia che segue risale al mese scorso, al 13 febbraio. Il titolo l'ho creato al momento però. Libero. Per due motivi, principalmente: sto sperimentando seri problemi all'ADSL (di cui ho stipulato il contratto con Libero) e la cosa non mi piace per niente, come non mi va giù la scarsa qualità del servizio di assistenza e la non tempestività delle segnalazioni dei disservizi da parte dell'azienda. E ancora, Libero perché in un periodo come questo, che ci porta alle elezioni, viene sempre più ostacolata la nostra libertà: libertà di pensiero e diritto all'informazione. E questa non è cosa buona e giusta. Di questo passo la gente inizierà a pensare che i veri problemi dell'Italia siano l'Islam, gli omosessuali e l'euro, non il mondo del lavoro allo sbando, la crisi economica ed energetica, la criminalità, la sanità devastata, la cultura azzerata….Sembra una barzelletta ma forse non sapete quanta gente si scanna nei botta e risposta su quotidiani e forum in merito alla possibilità di concedere il diritto di voto agli stranieri o riguardo al velo e all'abbigliamento delle donne islamiche: assurdo! Partito: perché siamo in periodo di elezioni e non se ne può più della carrellata di finiti politicanti in tv o nei quotidiani. Infine il Kebab, perché mi piace e a testimonianza che non sono gli immigrati, i musulmani, i terroristi, la cultura orientale il vero problema. Il vero problema siamo noi italiani: non siamo un popolo a tutti gli effetti. Siamo più come un gregge in balia di cani e pastori. Senza offesa per pecore, cani e pastori ovviamente che almeno hanno la decenza di non perdersi al seguito di reality show oppure dei programmi condotti dalla De Filippi. Con tutto il rispetto, ovviamente per i gusti personali di ognuno. Buona lettura! ]

 

 

-=L.P.K. (Lbero Partito del Kebab)=-

 

Ruba al povero

E prendi il ladro:

facciamolo re!

 

Nessun voto

A tutti gli stranieri:

non sia mai!

Non voteranno

Leggi ingiuste

Che troppo spesso

Noi

Accettiamo.

 

Eppure mi piace il Kebab….

 

Il calciatore straniero

Lo pago e lo corteggio

Come la polacca

Ai margini della strada

Oppure rinchiusa

Nei condomini del centro.

 

Grida e clamore

Per la sfida alla tele:

cantanti e ballerine

lottano tra loro

mentre il pubblico

minaccia fin d'ora

epiche rivoluzione

per la nomination mancata.

 

…ma nessuna indignazione

Per un tacita dittatura

Per le truffe

Alla nostra dignità

 

Andiamo a fondo

Ignoranti del vero

Incapaci

Di popolane reazioni:

non resta nient'altro

cambiare canale

e ascoltare i bisticci

di stupidi fantocci.

 

Lasciamoci plagiare

Ingannare e distrarre

E' più facile

Far finta di niente:

qualcuno

un giorno

rimedierà.

 

Qualcuno

Prima o poi

Pagherà.

 

Leonardo Colombi

 

 

 

-=Commenti ricevuti=-

 

Commenti da Francamente:

da roberto (15 gennaio 2007)

io penso, caro Leonardo,che il mondo attuale sia un correre velocissimo verso nuovi bisogni indotti ,di cui ancora non conosciamo l'esistenza e l'utilità ,ma che fra qualche tempo saranno indispensabili alla nostra vita.
C'e un'incapacità diffusa a discernere su cio che è realmente giusto e cio che è di moda.
il rapporto stesso che abbiamo con il prossimo è una diretta conseguenza di questa nostra incapacità.
non mi levo dal mazzo,ci mancherebbe.
è un discorso talmente lungo è difficile che rischierei di dire delle cazzate.
io sono stanco di tutto questo,sbaglio perche mi isolo.
cerco solo di avere un rapporto umano con altri esseri umani senza diffidenze ,ricordandomi che sono qui non per fare dispetto a noi ma perche ce li abbiammo costretti a venire qui.
per quanto riguarda la tv ...ricordi il film "oltre il giardino"? con peter sellers?dove inizia la realtà e dove finisce la finzione,adesso è difficile saperlo,o meglio sono discorsi triti e ritriti.
non ho bisogno di cambiare canale perche il più delle vote nemmeno l'accendo.
su una cosa non sono d'accordo sul fatto che qualcuno prima o dopo pagherà.
non pagherà nessuno credi a me,come logica conseguenza di questa corsa veloce verso nuove frontiere dei bisogni e delle utilità le cose sbagliate di oggi non le ricorderemo piu perche ci sarà ancora qualcosa di peggiore da fare pagare ...e queste passeranno in cavalleria.
buona giornata

da franca (15 gennaio 2007):

Sono d' accordo con Roberto, caro Leonardo. Su tutto. Al contrario di lui, però, siccome sono ottimista penso che alla fine qualcuno rimedierà e qualcuno pagherà, ma soltanto se ognuno di noi si impegnerà, mostrandosi concretamente amico degli immigrati, denunciando le ingiustizie. La TV si può spegnere e si possono boicottare le multinazionali in tanti modi. Uno è quello di comprare i prodotti del Commercio Equo e Solidale. Resistere, resistere, resistere!. Ricordi il grido di Borreli?. Resistiamo e gridiamo. Ciao.

da PietroSassi (15 gennaio 2007):

Come poesia, sinceramente, non mi sembra molto riuscita e giustamente l'hai collocata altrove.
Come riflessione può essere interessante, magari andrebbe approfondita di più, con uno sguardo meno di superficie alla realtà sociale che è più complessa di quanto dicano queste parole, sulle quali, d'altra parte, non si può essere in disaccordo, salvo per un certo moralismo di fondo che tende a far sembrare tutto nero, anche quando nero non è o magari è grigio...
Voglio dire che le persone non sono tutte razziste o istupidite dalla televisione e forse riflettono più di quanto si creda.
Mi sembra un quadro abbastanza apocalittico non molto verosimile.
Ciao!

da edio (16 gennaio 2007):

Ciao Leonardo !
Un pensiero il tuo che comunque porta a riflettere.
A presto

 

 

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