[04 ottobre 2005: una meta è stata raggiunta, dovrei esser felice ma all'orizzonte si prevede un'ardua salita…e non mi riferisco certo al lavoro. Comunque, per ora mi dedico a scrivere almeno un poco. La poesia che segue è del 23 settembre scorso. E' una carrellata di considerazioni su come tutto nella vita richieda un pagamento mentre, in realtà, ciò che realmente conta è gratuito, come l'amore, come la vita! Il titolo, involontariamente, è una citazione del noto Totò: buona lettura!]

 

 

Pago,

per comprarmi gli alimenti

quelli genuini per davvero

con i coloranti

e i pesticidi lampeggianti.

 

Pago,

per comperarmi quelle cose

prodotte dalle multi

nazionali aziende

capaci di taciute schiavitù.

 

Pago,

per non sapere la verità

sulla storia del mio paese

e sul presente

che oggi respiro.

 

Pago,

per avere un'auto

e carburante nero

pago

per finanziare guerre sante

pago

per inquinare

e sprecare risorse

egoisticamente destinate a noi.

 

Pago,

per aver medicinali

che mi intossicano

mi inietto di cure

ignaro delle reali malattie.

 

Pago,

per poter comunicare

per chattare e massaggiare

usando un telefonino che

certamente

non produce radiazioni.

 

Pago,

per ottenere la pace dentro

per ricomporre

i pezzi di me stesso

seduto sul lettino

di un costoso specialista.

 

Pago,

per sentirmi bello

e raggiungere

l'estetica perfezione

nella quotidiana

sfilata della vita.

 

Pago

Per ogni mia scelta.

 

Pago

Per poter vivere.

 

Eppure la vita,

il dono più grande,

banalmente

è gratuito.

 

Leonardo Colombi

 

 

Commenti ricevuti su ewriters:

da Nigel Mansell (08 feb 06):

Pensa quando non potrai più pagare e verrai messo ai margini di questa società dei consumi

 

 

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