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-=Introduzione=- |
[31 luglio 2005 : questa poesia è del 14 giugno 2005. Nel suo intento vorrebbe essere una sorta di quadro, di fotografia di quello che sembra essere l'uomo moderno. Uomo, attenzione, inteso anche come essere umano volendo. L'idea sta tutta nel fatto che ognuno tende sempre più ad essere sdoppiato. Da una parte la facciata, l'immagine cucita addosso, basata su concetti quali la bellezza, la cura di sé, la vanità…tutto teso a migliorare l'impressione che produciamo negli altri: persone perfette, sicure e complete. Ma dietro a questa facciata si celano anime in difficoltà, persone prove di certezze, spaurite e desiderose di contatto. E questo lo dimostrano tutte quelle persone che si ritrovano in cura da psicologi e analisti, tutte le persone che di colpo impazziscono e sfogano la propria violenza uccidendo o uccidendosi, tutte quelle persone che si trovano a non credere alla vita e a loro stessi. La mia poesia vuole quindi essere un modo per svelare questo strano modo di essere persone fornendo l'occasione per riflettere e per ricordare che nel mondo, più che di soldi, di guerre o di tecnologiche invenzioni, c'è bisogno di imparare a comunicare, condividere e accogliere. Buona lettura!]
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-= Immagine di uomo moderno =- |
E' una figura perfetta
Ben proporzionata
Pulita,
curata ed ordinata.
Il vestito firmato
Evidenzia un fisico atletico
I capelli immobilizzati
In una piega scultorea.
Niente occhiali
Sguardo limpido e sicuro
Spazia l'orizzonte
Mentre denti bianchissimi
Compongono
Un sorriso vincente
Rassicurante.
E' solo
Una sagoma di cartone.
E dietro a questa
Moderna
Visione di essere umano
Soggiogata e schiavizzata
Da una falsa libertà
Alberga
l'oscena verità.
Una piccola creatura
Si dispera e divincola
Saldamente legata
Al retro della sagoma superficiale.
E' un essere fragile
Muto
Deforme
Nudo e piangente,
Crudelmente destinato
A soffrire in silenzio
Alle spalle
Di un'ostentata perfezione.
E' suo
Il battito di cuore che sentite
Eppure al mondo
Sarà nota solamente
Quella finta immagine vincente
Di essere ariano
Che nel cuore cela
Un'insospettabile
Vergognosa
Anima sofferente
Il grido muto
Di chi si sente solo
Perduto
Implicitamente condannato
Ad ignorare la vita.
Leonardo Colombi
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-=Commenti ricevuti=- |
Commenti ricevuti su scrivi.com :
da kundra (15 gen 06):
Hai toccato un argomento molto interessante con echi pirandelliani. Forma e sostanza...coincidono? Divergono? La prima in certi casi può essere la seconda? Apprezzata molto.
da SPAD7 (15 gen 06):
l'uomo...schiavo del suo pensiero...
da leocorno (15 gen 06):
Affliggi.
da elinor (19 gen 06):
concordo con kundra. pirandello docet
Commenti ricevuti su scrivendo :
da vinrock (06 feb 06) :
Ti sei scelto un tema bello difficile da trattare! Io l'uomo moderno lo vedo più malandato anche di fuori, nel vestire ma anche negli occhi. La poesia pur essendo bella a volte va un po' troppo nel retorico.
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