50. L ' immagine di Dio che preferisco

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[21 agosto: questa composizione porta la data del 20 luglio scorso. L'immagine anzi, le immagini che sono la causa di quanto da me scritto, sono quella di un barbone disteso all'ombra degli alberi, sulle sponde del Piovevo, vicino alla stazione degli autobus di Padova e un cartellone pubblicitario con Naomi Campbell in bikini. Come, poi, da queste immagini io sia arrivato a scrivere quello che ho scritto è un mistero. In pratica la poesia che segue e una serie di foto, di immagini che in qualche modo dovrebbero rappresentare Dio. Dato che la poesia è abbastanza semplice e chiara vi lascio alla lettura senza dilungarmi ulteriormente con le mie considerazioni. Buona lettura.]

 

 

-=L'immagine di Dio che preferisco=-

 

Vediamo un po'…

 

Sfogliando, pigro,

un grande album di fotografie

riscopro i miei ricordi.

 

Forse questa:

un sole al tramonto,

stanco e possente

che disperde le nubi.

I suoi raggi,

come nebbia dorata,

scendono come una strada

tra cielo e terra.

 

Oppure questa:

un bellissimo crocifisso di legno!

Uhm...forse hai ragione:

troppo banale.

 

Questa poi!

L'avevo quasi dimenticata!

I grandissimi occhi scuri

Di un bimbo africano.

Osservalo:

gli hanno amputato una gamba.

Povero bimbo…

Ma pensa te!

Da una semplice ferita

Un'infezione che poteva essere

Mortale.

 

Oppure eccolo qui,

in divisa:

è un soldato che prende la mira

e spara

ad un suo nemico.

 

Guarda questa, ora:

anche qui c'è Dio.

Un assicuratore cinquantenne

Che torna a casa

Stanco, la sera,

frustrato e svilito

dal poco rispetto della gente.

 

Questa invece

Non so come si chiama,

ma è bella vero?

E' una modella americana

Nuda e ammiccante:

chi negherebbe l'azione

di una mano divina

nella creazione di una simile bellezza?

 

Ma non so decidermi…

Di foto ce ne sono a milioni:

bambini, adulti, bianchi, neri…

 

Forse…forse è questa

L'immagine che più lo rappresenta

Oggi: un povero vecchio

Disteso sui cartoni

Sotto gli alberi della riva

Di un fiume cittadino.

E' lì,

a pochi metri dalla strada,

appena fuori dalla portata

delle coscienze.

Senza un soldo

Senza nessuno

Senza niente

Ecco: quello è Dio.

 

Non occorre cercare lontano:

è solo un questione di ottica.

 

Tu chiedevi come può esserci un Dio

Quando tutto

Fa pensare al contrario.

 

Mi chiedi dov'è

Mentre partecipi al funerale

Di un tuo amico.

 

Mi chiedi dov'è

Quando al tg

Parlano di stragi.

 

Mi chiedi dov'è

Quando la gente muore

Di cancro e di AIDS.

 

Eccolo:

lui è ovunque,

quando sorridi

e quando soffri.

Devi solo cercare.

 

Ma è inutile cercare

Se pensi a lui

Come al genio della lampada:

quello

lo puoi trovare

solo mettendoti dinnanzi allo specchio.

 

Lui ti ha creato,

donandoti la libertà

e ad essa non ha posto limiti.

Lui

Crede in te.

Non importa come lo chiami

Non importa quanto ti perdi

Lui ti attende

Perché crede in te:

altrimenti non sarebbe venuto.

 

Sta a noi,

a noi soltanto,

ascoltare la sua voce

e cambiare noi stessi

prima ancora di cambiare il mondo.

 

E' all'interno della nostra anima

Che avvengono i più grandi misteri

 

Il nostro mondo

Non è perfetto:

e allora?

E' soltanto la prova,

non la meta.

 

Lui è qui

Per metterti alla prova.

Sta a te

Provare a fidarti,

sta a te saperlo trovare.

 

Quindi prendi e cerca:

tra tutte le foto e i ricordi

di sicuro

qualche volto lo riconoscerai,

solo

prova ad osservare

con gli occhi della fede.

 

 

Leonardo Colombi

 

 

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