Credi che io sia stronzo,
non è vero?
Che mi piaccia parlarti così?
Che mi diverta?
Lo so,
Ci vado giù pesante alle volte.
Non mi risparmio le parole.
Diretto e schietto
Ti rivelo e ti rinfaccio
Quello che non va,
i tuoi errori,
il tuo comportamento,
le tue mancanze.
Non ne ho il diritto,
è vero.
Non sono un giudice,
ok.
Sono un barbaro e un maleducato,
hai ragione.
Ma credo nella sincerità.
Puoi anche crederlo,
se vuoi,
che un fiammifero acceso
non possa causare un incendio.
Puoi anche pensare
Che abbattere una colonna
Non comporti la distruzione
Di un grande edificio.
Puoi anche crederlo
Che delle braci accese,
sepolte sotto le loro sorelle morte
non brucino ancora.
Io sono qui.
Se adesso sbaglio
Pagherò.
Ma non starò zitto
Quando ferisci gli altri
O ti fai del male
Con il tuo comportamento.
Non mi fido del tempo per queste cose:
a volte i problemi li risolve,
altre volte li seppellisce.
Io credo alla sincerità,
al detto popolare
“via il dente,
via il dolore”.
Puoi ignorare i problemi,
puoi far finta che non esistano,
puoi mascherare le tue responsabilità:
“non ero io”, facile no?
Sistemerai un altro giorno,
forse, quando ne avrai voglia,
intanto lasciami fare, o mi sbaglio?
La libertà esiste
E per me puoi fare quello che vuoi
Solo attenzione a chi ti circonda:
non sei sulla tua isola.
Qui
ci sono altre persone.
Puoi credere quello che vuoi
Ma io non starò zitto.
Pensa di me quello che vuoi.
Sono uno stronzo,
hai ragione,
un arrogante impiccione,
va bene.
Ma non lascerò
Che tu ti faccia del male,
non lascerò che t'inganni
all'ombra delle tue illusioni,
non lascerò
che tu faccia del male
a qualcuno che non lo merita.
Hai il diritto di sbagliare.
Ma devi anche crescere:
far finta di niente e aspettare
non è una cosa saggia.
Quanto alle mie parole
Dà loro il peso che preferisci.
Forse
Nemmeno mi ascolterai,
lascerai che ti scivolino addosso.
Io non starò zitto:
sarò brutale e diretto.
Farà male, lo so.
Fa male anche a me, sai?
Mi esporrò stupidamente
Alla tua indignazione.
Certo, potrei addolcire il discorso
Cercare la diplomazia
Ma preferisco evitare
Di distorcere il messaggio.
Per abbattere una belva,
dicono, è meglio un colpo solo
dritto in mezzo agli occhi.
Meglio così
Soffre meno e non si corre il rischio
Di vederla fuggire ferita,
incollerita e confusa.
Di me,
pensa quello che vuoi.
Sono uno stronzo,
uno che pensa troppo,
un rompiscatole immane,
uno troppo serio che non si sa rilassare…
hai ragione:
odiami e abbandonami.
Credi quel che vuoi:
ma se sono così
è perché ti sono amico,
perché a te
io ci tengo davvero.
Leonardo Colombi