06. Non siamo soli

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[01 aprile 2004: questa composizione è datata 13 febbraio 2004. Credo di averla scritta ripensando a qualche evento capitatomi in quel periodo che non ero riuscito ad affrontare nel modo giusto ma che, grazie all'aiuto di chi mi è amico, sono poi riuscito a meglio inquadrare e a comprendere. A volte la realtà sfugge di mano e ti capita di dover affrontare situazioni cui non pensavi. A volte capitano imprevisti che non riesci a gestire e combini un macello. A volte le cose vanno inevitabilmente male. Ma tutto sommato, chi se ne importa: non sapendo cosa ci aspetta il futuro è inutile crearsi troppe paranoie. Bisogna guardare avanti e cercare di rimediare. Il dolore a volte è inevitabile. E il concetto che con questa poesia volevo descrivere ruota attorno a questo: al fatto che le brutte esperienze della nostra vita, in ugual misura con quelle gioiose e positive, ci rendono ciò che siamo. E, soprattutto, è proprio quando le cose si mettono male che abbiamo l'occasione di guardarci attorno e far luce sulla nostra vita, riconoscendo ciò che di buono abbiamo e abbiamo fatto. E non solo: riusciamo anche a capire quali persone ci sono davvero amiche. E' difficile affrontare la realtà a volte, ma anche se non sembra non siamo mai soli. Nessuno di noi è solo. A volte è solo il nostro concetto di solitudine a renderci soli. Alle volte non è così, ma spesso è il nostro atteggiamento nei confronti del mondo a generare in noi la solitudine. La solitudine tuttavia, è un male feroce che non va sottovalutato.]

 

 

-=Non siamo soli=-

 

Non siamo soli

Nel mosaico della vita.

 

Le nostre esperienze

Ci rendono ciò che siamo.

Le nostre esperienze

Per essere condivise.

 

La nostra vita

Come forma di comunicazione.

I nostri dolori

Sono le nostre ricchezze.

Il nostro amore per gli altri

L'unico tesoro

Che nessun altro potrà ricreare.

 

Non siamo soli.

Ci hanno solo ingannato.

 

Solitudine

È un cancro dell'anima.

Solitudine

È un'immagine distorta

sullo specchio

di ciò che crediamo di avere,

sulla finestra che dà sul cortile

della nostra esistenza.

 

Il dolore

parte essenziale della nostra crescita.

 

Un fugace sorriso

E il dono della parola.

 

Non siamo soli

Nemmeno nel silenzio

Nemmeno nel buio

Nemmeno nei vicoli oscuri

In cui riposano

Solo i perdenti

Che hanno perso tutto,

Nemmeno tra la folla

Del centro commerciale

Mentre siedi in disparte

Trangugiando birra scadente,

Nemmeno quando

Non abbiamo nessuno.

 

Quando cadi nel profondo

Osserva chi ti sta attorno.

Quando cadi nel profondo

Ricordati chi sei.

Ripetilo,

ripetiti quello che sai,

in continuazione,

perché nel mattatoio

tutto sta per cambiare.

 

Tu stai per cambiare

Mentre gli attori secondari

Scompaiono dietro l'oblio delle quinte.

 

Ricordati che non sei nato solo.

Ricordati che solo

Non lo sarai mai.

Ricordati che la solitudine

È un male dell'anima

E tu sei parte

Di ciò che i medici

Chiamano rimedio.

 

Non siamo soli

Nel mosaico della vita.

 

Leonardo Colombi

 

 

 

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