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-=Introduzione=- |
[Questa breve poesia (del 28/09/01) nasce in pochi istanti da una riflessione sulle potenzialità mentali di ognuno, e su come ogni genio possa sembrare un folle agli occhi degli altri. Forse, involontariamente, credo di aver preso spunto anche dal fatto che in facoltà ci siano dei disabili e tra questi, uno in particolare, si dimostra molto brillante e intelligente: probabilmente quindi in qualche modo mi sono lasciato influenzare e con le mie riflessioni sono arrivato al fatto che ognuno ha delle capacità intellettive che non sempre gli altri riescono a cogliere, stranezze che si possono definire talvolta geniali, talaltra cavolate olimpioniche… come quelle che sto scrivendo da qualche tempo a sta parte. Poi, non per sembrare un copione, ma non si sente dire talvolta: “Genio e sregolatezza”?…e poi non sono presenti nella storia casi di persone dotate intellettualmente che hanno avuto comportamenti tali da essere catalogati come folli?]
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-=Genio <-> Follia =- |
La distanza
Tra genio
E follia
Si colma
In un battibaleno
In un istante
Di vuoto
Si arriva all'assoluto infinito
La domanda è
Chi è il vero folle?
Chi è il vero genio?
E soprattutto,
chi è davvero normale?
Genio e follia,
opposte e vicine
come le facce di una stessa medaglia:
ad una l'onore
all'altra l'oblio.
Leonardo Colombi
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