Merenptah
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Con il regno di Merenptah comincia
la decadenza dell'Egitto. Il regno di
Ramses II era stato molto lungo e quando Merenptah, suo figlio, giunse al
potere, era già anziano. Riuscirà a mantenere ancora vivo il prestigio
dell'Egitto ma, dopo di lui, tutto crollerà. L'avvenimento più importante del
suo regno è la campagna in Libia. Già sotto
Sethi I tribù indoeuropee erano giunte in Libia; un capo tribù riuscì a
unificare i diversi clan e a sottomettere gli indigeni, poi attaccò l'Egitto. Il
suo esercito penetrò nelle valle del Nilo a nord-est di
Menfi
e Merenptah dovette combattere sul terreno egiziano, vinse e mise in fuga i
libici, mettendo momentaneamente da parte il pericolo occidentale. E' chiaro che
Merenptah non partecipò di persona alla battaglia perché doveva esser salito sul
trono già in tarda età. Ma naturalmente la vittoria fu attribuita a lui che
aveva visto in sogno una grande immagine del dio Ptah, il quale, porgendogli una
scimitarra, gli aveva detto "Prendila e scaccia ogni debolezza dal tuo cuore".
Sei ore di combattimento bastarono a mettere in rotta il nemico.
Nei documenti egiziani di quest'epoca appare per la prima volta il nome di
Israele e sembrerebbe che Merenptah abbia condotto anche una campagna in Asia,
ma non si hanno notizie precise al riguardo.
I principi prosternati gridano pietà! Nessuno alza la testa fra i Nove
Archi. Il paese di Tjehnu è distrutto, il Khatti è in pace, Canaan è stata
saccheggiata con tutto il male, Ascalona è presa e Gezer catturata, Yenoam è
ridotta come se non fosse mai esistita. Israele è desolata e non ha più seme,
Khor è rimasta vedova per To-meri.
E' questa l'unica volta che si fa il nome d'Israele nei testi egizi; e il fatto
è imbarazzante per gli studiosi perché, all'epoca della scoperta nel 1869, la
maggior parte di essi riteneva che Merenptah fosse il faraone dell'Esodo. Ora le
spiegazioni sono numerose e varie. In realtà questo nome non ricorre più nei
testi non biblici fino alla metà del secolo IX a. C., quando si dice che il re
di Moab, Mesha, combatté contro Israele.
Che Merenptah abbia compiuto qualche azione militare in Palestina è confermato
dall'epiteto di "conquistatore di Gezer" datogli da un'iscrizione ad Amada. Per
il resto, sembra che la situazione alla frontiera sudorientale si sia mantenuta
pacifica e normale. Merenptah, al momento della morte, era un vecchio calvo e corpulento.
Probabilmente già nell'ottavo anno di regno si pensava che la sua fine fosse
prossima e si incominciavano a fare alacri preparativi per i suoi funerali; ma
egli durò in vita per altri due anni. E fuor di dubbio che egli sia stato
sepolto nel sarcofago di granito il cui bel coperchio è ancora nella tomba di
Biban
el-Muluk, ma in seguito la sua mummia fu trasferita nella tomba di
Amenofi II, dove Loret la scoprì nel 1898.
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