Tebe
La città aveva lo stesso
nome della provincia in cui era sorta. Uaset, lo "Scettro", che si scriveva con
un solo geroglifico a forma di scettro appunto. Quale speciale nome di tempio o
di quartiere suonasse per i greci in modo da ricordare la città della Beozia,
nella cui forma lo trascrissero, è oggetto di ipotesi ingegnose e deludenti. I
tebani stessi chiamavano la loro patria "Città di Amon", per cui divenne
Diospolis Magna, la "grande città di Giove", con cui Amon come massimo dio fu
identificato. Oggi è il più favoloso complesso di rovine che si possa vedere in
Egitto, ma si cercheranno invano le tracce di quella che fu una delle poche
grandi metropoli dell'antichità. Anche il nome è stato cancellato: si visitano
il tempio di
Karnak
e quello di Luxor
sulla riva destra del Nilo, i templi funerari e le necropoli sulla riva
sinistra, che solo un artificiale uso dotto definisce Tebe-ovest. I resti
dell'antica città, costruita in mattoni crudi, non sono accessibili perchè si
trovano al di sotto del villaggio moderno. La città cominciò a divenire
importante che l'Egitto era già vecchio di mille anni. I principi tebani
ricrearono il potere unitario della monarchia, dopo il declino menfita e la
disgregazione del primo periodo intermedio. E' l'XI dinastia; ma già quella
seguente, la XII, con la costruzione della sua capitale ai margini del Fayum,
sposta il centro di gravità del paese di nuovo a nord, pur essendo una dinasta
di origini tebane. La grande ora di Tebe venne dopo il secondo periodo
intermedio: la guerra di liberazione contro gli Hyksos, abilmente propagandata
come sforzo di unità azionale, segnò il trionfo di una nuova stirpe di principi
tebani e del loro dio Amon: allora Tebe fu la capitale dell'Egitto imperiale (XVIII
dinastia). Presto il centro politico del paese si spostò nuovamente a nord, ma
senza sminuire l'importanza sacra della città; i faraoni della XIX e XX dinastia
continuarono a farsi seppellire nella Valle dei Re, a erigere i loro templi
funerari sulla riva sinistra del Nilo, a ingrandire ed abbellire i templi della
riva destra. Crebbe ancora la ricchezza del tempio di Amon e l'influenza del suo
clero che, nell'epoca tanita (XXI-XXII dinastia), fu con il sommo sacerdote la
scomoda controparte del potere faraonico.
Nella piana di fronte a Tebe, degne di una visita sono le rovine del
Ramesseum di
Ramses
II ed il complesso di resti di Medinet
Habu. Tebe è inoltre il punto di partenza per le visite alla
Valle
delle Regine ed alla
Valle dei
Re, senza dimenticare i famosi colossi di Memnone.
Templi e siti archeologici di Tebe
1, Valle dei Re; 2, Deir el Bahri; 3, necropoli di Dra Abu el Naga; 4, tomba di Tutankhamon; 5, necropoli di Asasif; 6, necropoli di Khokha; 7, necropoli di Sheikh Abd el Qurna; 8, tempio di Sethi I; 9, Deir el Medina; 10, Valle delle Regina; 11, necropoli di Qurnet Murai; 12, Ramesseo; 13, colossi di Memnone; 14, Medinet Habu; 15, Karnak; 16, Luqsor.