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Oncologia e Medicina Cinese

Diagnosi

La diagnosi rappresenta quell'atto che permette di individuare la malattia o la disarmonia che determina lo stato di mancanza di salute. "Conoscere attraverso", questa la traduzione del termine diagnosi, indica che analizzando i singoli segnali manifestati dall'individuo, si può conoscere l'intero messaggio corporeo. La diagnosi può portare a conoscere il sintomo o la disarmonia basale.

Diagnosi occidentale

La diagnosi occidentale, nata da una tradizione di attente valutazioni semeiologiche dei pazienti, cerca di individuare l'area colpita, i meccanismi del danno, le cause di esso, le implicazioni chimico-fisiche, i danni strutturali, ecc.
Negli ultimi 20 anni la valutazione semeiologica, applicata dal medico in modo diretto sull'individuo con l'impiego dei cinque sensi e della esperienza clinica, é stata travolta dall'indagine strumentale, dalla distribuzione diagnostica e dalla catalogazione e raccolta di decine di referti mentre il contatto diretto con il paziente é diventato pressoché un dovere formale.
L'indagine strumentale, biochimica, istologica, endoscopica e nucleare, si effettua per localizzare, dimensionare e stadiare il cancro. Ben poco viene effettuato per conoscere la condizione globale del paziente.

  • L'indagine biochimica si focalizza sulle variazioni dei tassi ematici dei Markers tumorali e di altre sostanze che variano proprio in presenza di tumore. I Marcatori tumorali hanno sigle diverse a seconda della localizzazione anatomica nella quale si sospetta la presenza di una neoplasia, o a seconda del tipo istologico di tale neoplasia.
  • L'indagine cito-istologica analizza le caratteristiche tissutali e cellulari, la malignità, il potere infiltrante tissutale del cancro reperito o sospetto e dal quale sia stato prelevato un campione di tessuto. Viene eseguita anche su liquidi e secrezioni prelevate da cavità pre o neoformate e che si sospettino essere invase da tumore. L'esattezza diagnostica é pressoché assoluta ed il tipo istologico del tumore determina le variabili prognostiche e terapeutiche.
  • L'indagine radiologica si avvale dell'uso di apparecchi a raggi "X" per indagini parenchimali, ossee, endobronchiali, endointestinali, endourinarie, sia con l'impiego di mezzi di contrasto che senza di essi. L'uso del mezzo di contrasto permette di individuare, all'interno dell'intestino, dei bronchi, delle vie urinarie e dell'utero, delle intrusioni, delle stenosi e delle ulcerazioni che potrebbero alludere a tumori delle pareti viscerali o tumori esterni che schiacciano il viscere esaminato. Attraverso l'uso di raggi "X" senza mezzo di contrasto, si possono individuare delle metastasi ossee, alterazioni delle strutture radiopache, calcificazioni mammarie (spesso indici di tumore), addensamenti ed opacamenti strutturali. Infine le due strutture radiologiche più importanti e dirimenti sono la T.A.C. e la Risonanza Magnetica che permettono di analizzare le strutture corporee con una risoluzione iconografica di prima importanza e bellezza ed una esattezza diagnostica pressoché assoluta. La capacità di questi strumenti si sezionare, virtualmente, ogni struttura, permette di valutare dimensioni, compattezza, rapporti con altre formazioni, ecc.
  • L'indagine endoscopica si basa sulla visualizzazione diretta endoluminale o endocavitaria, delle lesioni tumorali sospette od accertate ed in tale occasione vengono effettuati prelievi bioptici per la successiva indagine citologica. Anche in questo caso la localizzazione topografica é perfetta pressoché totalmente e consente sia una diagnosi di localizzazione che di natura cito-istologica.
  • L'indagine scintigrafica viene effettuata su tessuti scarsamente indagabili con altri mezzi e la maggiore o minore captazione dei radioisotopi permette di identificare dimensioni, localizzazione e metabolismo della neoplasia. Viene effettuata principalmente per indagini tiroidee ed ossee.
    Pur essendo importantissime, le indagini strumentali si limitano alla valutazione distrettuale dell'individuo, ma non sono idonee alla valutazione globale del paziente. Va poi ricordato che eventuali altri problemi non oncologici richiedono ulteriore cascata diagnostica strumentale ed un processo terapeutico separato.

Diagnosi cinese

La diagnosi cinese si fonda su, e tiene conto dei, sette cardini principali analizzati nel primo blocco teorico. L'osservanza dei sette cardini prevede che del paziente vengano valutati tutti gli aspetti, analizzando tutti i sintomi ed unendoli armoniosamente a tutti gli altri, si ottiene l'intero quadro patologico e soprattutto, lo sviluppo patogeno che poi consente di formulare la prognosi e la terapia.
La diagnosi cinese valuta le condizioni energetico-ematiche e dei Liquidi sia in termini quantitativi che dinamici. Valuta le condizioni degli organi e dei visceri cercando di identificare le stasi (di QI/Sangue e Liquidi) o i deficit (delle medesime energie), gli alterati rapporti con gli altri organi e visceri. Vengono valutati i rapporti YIN/YANG del corpo, i loro deficit ed i loro eccessi. Questa valutazione prevede la raccolta dei dati e dei segnali attraverso i quattro metodi che sono:

  • Osservazione che consiste nell'osservare il volto, la capigliatura, l'atteggiamento, la lingua, gli occhi, i denti, le unghie, i capelli, i peli, la cute per ottenere dati sulla variazione della normalità.
  • Auscultazione/Olfattazione consistente nella valutazione dei suoni e rumori corporei come voce, respiro, borborigmi, singhiozzo, rumori articolari, tosse ed eruttazioni. A ciò va aggiunta la valutazione degli odori di alito, feci, urine, vomito, escreati, secreti, sudore, ecc.
  • Palpazione che avviene soprattutto a carico del polso radiale per la valutazione della pulsazione arteriosa ed a carico dell'addome e della schiena per valutare resistenze, nodosità, masse, fasce contratte, ecc.
  • Interrogatorio per ottenere informazioni su testa, corpo, freddo, calore, fame, sete, intestino, diuresi, sudorazione, dolori, fattori miglioranti o peggioranti, malattie precedenti, mestrui e gravidanze, ecc.

I dati raccolti permettono di conoscere tutte le fasi della disarmonia basale, le punte e gli avvallamenti della curva sindromica, le resistenze alla malattia, le perdite energetiche ed ematiche ed in più, permettono di formulare un quadro energetico ipotetico del paziente a seguito delle future terapie.
Le numerose risposte unite ai dati oggettivi, permettono di predisporre con criterio, un ottimo Principio terapeutico. Dopo la raccolta dei dati, occorre che questi vengano visionati in modo che costituiscano un quadro globale sensato e che permetta poi di porre la corretta diagnosi. Va fatta attenzione a non voler ottenere il quadro patologico più simpatico o quello che preventivamente si é supposto, ma occorre rimanere imparziali, oggettivi e sensibili osservando l'intero quadro patologico ed interpretarne il segnale principale.
Per poter effettuare questa catalogazione e fusione, si può ricorrere alle Otto Regole Diagnostiche (Ba Gang Bian Zheng) che sono costituite da quattro coppie di definizioni :
- Interno/Esterno - Vuoto/Pienezza - Freddo/Calore - YIN/YANG
La prima coppia indaga e localizza la Disarmonia/Disequilibrio e la manifestazione e permette di sapere se essa é localizzata all'esterno (cute, sottocute, muscoli, Meridiani) o all'interno (Muscoli, Organi e Visceri).
La seconda coppia valuta il quantitativo energetico ematico e ne stabilisce l'eccesso/stasi od il difetto/vuoto. L'accoppiamento della prima con la seconda coppia permetterà di conoscere se vi sia eccesso o difetto dell'interno o dell'esterno.
La terza coppia identifica se la disarmonia sia causata o dominata dal Freddo o dal Calore. L'unione della prima, della seconda e della terza coppia permetterà di sapere se vi sia un vuoto o un eccesso di Freddo o di Calore all'interno o all'esterno.
La quarta coppia identifica se la disarmonia sia data o riassuma un deficit o un eccesso di YIN o YANG. Questa coppia racchiude le altre tre per cui alla polarità YIN appartengono le definizioni di Interno, Vuoto, Freddo mentre alla polarità YANG appartengono le definizioni opposte. E' possibile che vi siano, pertanto, patologie esterne, da pienezza, dominate dal Calore che esprimono un eccesso vero dello YANG, o che vi siano patologie interne, da vuoto, dominate dal Calore e che denunciano un vuoto dello YIN. L'importanza della diagnosi cinese risiede nella globalità valutativa ed interpretativa.

Diagnosi allargata cino-occidentale

Potrebbe essere plausibile effettuare una diagnosi allargata sfruttando la tecnica occidentale e la tradizione globale cinese per stabilire collocazione, dimensionamento, stadiazione e disseminazione oncologica e causa, sviluppo eziopatogenetico, squilibri energetici e prognosi della Disarmonia/Disequilibrio basale responsabile della comparsa del Cancro.
La diagnosi occidentale é verosimilmente indicata a manifestazione già insorta e palese e viene sfruttata globalmente. Gli screening di massa sono importanti specie se si riconosce un allargato attacco sulla popolazione da parte di sostanze tossiche.
La diagnosi cinese può essere sfruttata per identificare disarmonie potenzialmente cancerogene e la concomitante presenza di agenti cancerogeni che potrebbero creare quel complesso promotore che abbiamo discusso in precedenza. Quindi la diagnosi cinese ha funzioni preventive e di precocità di identificazione.
Si può supporre il seguente iter diagnostico :

  1. Come prima istanza la diagnosi cinese é da applicare ai soggetti con diatesi patologica di vario genere su base Calore od attaccati da cause oggettive di elevata pericolosità (sostanze chimiche o agenti fisici ad elevata energia). Comunque la diagnosi cinese andrebbe effettuata su tutte le persone che nonostante le terapie occidentali, manifesti per più di due volte lo stesso sintomo;
  2. Effettuazione della diagnosi occidentale mirata se vi siano sintomi ricorrenti;
  3. Effettuazione della diagnosi occidentale allargata se alla seconda istanza, il Cancro é stato individuato;
  4. Effettuazione della diagnosi cinese per stabilire la situazione globale dell'individuo e formulazione della prognosi energetica;
  5. A terapia già in fase intermedia, effettuazione di una valutazione diagnostica cinese per fare il punto della situazione dell'individuo e valutare gli effetti energetici della terapia;
  6. A terapia conclusa (1° ciclo), effettuazione della valutazione occidentale strumentale e cinese globale per la valutazione del danno strutturale ed energetico.

Fattori prognostici

L'effettuazione della diagnosi, sia essa occidentale sia cinese sia allargata, che abbia dato responso tristemente positivo pone l'ovvio compito di formulare una prognosi che sia il più possibile obiettiva, e verosimile. La indagine istologica, la valutazione biochimica, la delimitazione radiologica e l'ispezione endoscopica, laddove effettuabile, permette di formulare una prognosi di tipo oggettivo, tuttavia la condizione clinica del paziente, l'età, il sesso, le condizioni sociali, l'aspetto cronologico evolutivo del Cancro diagnosticato, pongono dei limiti prognostici di prima importanza, spesso cruciali, per il futuro dello specifico individuo.
In assoluto ed allo stato attuale delle conoscenze nessuno può detenere delle verità o formulare delle previsioni, anche solo limitate, in fatto di manifestazione neoplastica maligna. Considerando che il Cancro é una manifestazione di disarmonia basale unica o plurima, la valutazione prognostica andrebbe formulata su essa e secondariamente sul tipo e localizzazione del Cancro.
In linea generale andremo ad analizzare i seguenti punti :

a Età
Occorre considerare, al riguardo, che il fabbisogno energetico per poter gestire la terapia da parte del paziente, deve essere massimo e che il circolo energetico-ematico sia il migliore possibile. Queste due eventualità sono massime nel periodo YANG della vita ossia nella pubertà e nell'età giovane fino ai 35-40 anni.
Nelle fasi YANG di YIN (0-10 anni) e YIN di YANG (40-80 anni), il quantitativo energetico/ematico é in maturazione o in fisiologico declino e la circolazione del QI e del Sangue é in completamento od in inaridimento. E' verosimile prevedere che per un paziente pediatrico o geriatrico, che presentino una neoplasia , la prognosi sia maggiormente negativa di quella formulabile per un trentenne colpito da tumore.
b Sesso
Nella donna una manifestazione cancerosa che si accompagni ad un deficit di YIN e/o Sangue, ha prognosi più negativa che se queste deficienze non sussistessero. Infatti il deficit di YIN prevede secchezza e condensazione dei Liquidi e di Catarri, mentre il deficit di Sangue determina scarsa circolazione energetico-ematica e stasi consequenziale. Nell'uomo una manifestazione cancerosa diviene maggiormente pericolosa se si verificano le stesse condizioni descritte a proposito della donna. Tuttavia se si verifica un deficit dello YANG, la prognosi nell'uomo é maggiormente negativa.
Le deficienze delle due radici energetiche si verificano quasi fisiologicamente nella fase post climaterica e nell'andropausa e l'evento tumorale, oltre ad essere più frequente, diviene più pericoloso.
Sviluppo cronologico della manifestazione
La rapidità con la quale una disarmonia inizia , si sviluppa e porta all'exitus un paziente, é data da molti fattori. Vale il medesimo discorso a proposito di manifestazione cancerosa. Se l'organismo é ben equilibrato la malattia diviene acuta in poche ore e la guarigione avviene in breve tempo. Se invece l'organismo é fiacco, in deficit cronico di energia o attaccato da cause sempre più forti, l'evoluzione può dilungarsi, essere sostanzialmente poco eclatante e portare o alla cronicizzazione o all'exitus, come nel caso del Cancro. Questo, essendo già la risultanza di una debolezza organico-funzionale, é di per se un fattoreprognostico di guarigione negativo. Se poi la manifestazione neoplastica diviene rapidamente dominante, la prognosi é infausta poiché la debolezza basale é pressoché incolmabile. Sviluppi neoplastici lenti e limitati indicano debolezze circoscritte o compensate che vanno colmate con decisione. Nelle persone in cui il Cancro sia il risultato di povertà renale grave, la prognosi é estremamente negativa poiché le radici energetiche sono esaurite e aride.
Se dopo la terapia, la recidiva insorge rapidamente, l'esito della manifestazione é fatale poiché la debolezza basale non é stata colmata.
Volendo rimanere legati ai concetti scientifici occidentali, va detto che le terapie odierne non sono particolarmente incisive poiché non risolvono il problema che induce le cellule a mutare la propria natura. In sintesi Chemio, Radio e Immunoterapia, legate alla Chirurgia, si limitano a combattere la singola manifestazione ma di fatto non provvedono a modificare la situazione, peraltro sconosciuta, che porta le cellule normali a tramutarsi in cellule tumorali.
d Complicanze strutturali
Benché il Cancro, come detto, sia una manifestazione di Disarmonia/Disequilibrio basale, é comunque una presenza strutturale innegabile che diviene vieppiù decisiva se arreca danni meccanici che scatenano sintomatologie drammatiche.
Con ciò ci si intende riferire alle ostruzioni respiratorie generate da neoplasie delle prime vie aeree e delle principali diramazioni bronchiali (atelettasie), alle occlusioni intestinali determinate da carcinomi esofagei, ileali, della testa del pancreas, del colon o del retto, alle ostruzioni delle vie urinarie da carcinomi renali e papillomatosi ureterali e vescicali, alle fratture patologiche di origine metastatica o primitiva, alle convulsioni da tumori primitivi o metastatici del cervello, alle paralisi da metastasi vertebrali o midollari, alle perforazioni viscerali da Cancro.
Un tumore che si manifesti con simili complicazioni ha una prognosi mediamente più negativa di quella senza complicazioni, se non altro perché le complicanze determinano impoverimento energetico e costringono a pratiche terapeutiche immediate senza adeguata preparazione con il rischio di peggiorare la condizione debole del paziente.
e Condizioni energetiche
La manifestazione tumorale é frutto di debolezze e tali debolezze sono state innescate dalla disarmonia basale. Per il fatto stesso di essere una produzione del deficit, il Cancro é prognosticamente negativo poiché il paziente é affetto da un vuoto che, sebbene limitato, influisce sull'intera struttura e funzione organica. Per il paziente che alla diagnosi oncologica allargata, sia in discrete condizioni energetiche, la prognosi sarà positiva se saranno intrapresi con rapidità i provvedimenti che riportino il quantitativo e la circolazione energetica a buoni/ottimi livelli. Se invece si riscontra un vistoso depauperamento globale, secchezza ed astenia intensa, il verdetto prognostico é negativo.
Se alla manifestazione tumorale si associa un grave deficit di YIN con forte componente Calore e secchezza, la prognosi é molto negativa. Se vi sono gravi segni di stasi di Sangue con intenso Calore, lingua viola e secca e polso teso a corda e rugoso, la prognosi sarà negativa a meno che i primi tentativi di purificazione del Calore e mobilizzazione del Sangue, diano buoni risultati. Tumori accompagnati da grave deficit renale, hanno una prognosi assolutamente negativa.
f Condizioni psico-affettive
Il paziente sul quale si pongano sospetti di manifestazione oncologica, va per forza incontro ad indagini di approfondimento che possono divenire fonte di dubbi ed angoscia per il paziente stesso che si pone l'interrogativo se il suo male, che i medici stanno indagando, sia l'innominabile Cancro.
L'atteggiamento nei confronti della verità diagnostica da dire al paziente é controverso e ambiguo specie in popolazioni moralmente legate a principi religiosi. Dire la verità al paziente é certamente causa di depressione, tuttavia occorre ricordare che il paziente é in condizioni di debolezza energetica e tale debolezza non può ovviamente essere accompagnata da euforia o temerarietà. Comunque il tacere ostinatamente la verità al malato che la richieda, impedisce al medesimo di scegliere, affrontare, gestire ed accettare la terapia nel miglior modo che gli sia possibile. La volontà ed il credere nella terapia scelta, rappresentano spesso il 50% del risultato terapeutico positivo.
A seguito delle terapie occidentali il paziente viene ulteriormente impoverito globalmente ed il suo Shen non é indenne da simile depauperamento. Poca reattività, tristezza, angoscia, paura e agitazione, sono le manifestazioni più frequenti. Se vi é un palese e forte recupero organico, vi é di pari passo un pressoché totale recupero psichico, tuttavia la comparsa delle metastasi o delle recidive ed il conseguente nuovo trattamento, inducono un precipitare della condizione psichica che contribuisce a negativizzare la prognosi.
Si può ragionevolmente affermare che pazienti oncologici con pronunciate manifestazioni di debolezza psichica, risentiranno meno delle procedure terapeutiche e la prognosi sarà meno favorevole. Il non dire la verità a questi individui, non contribuisce ad aumentarne la sopravvivenza. Se durante la terapia il paziente viene opportunamente sorretto psicologicamente, la prognosi é più favorevole.
g Anamnesi patologica
Come già enunciato svariate volte, il Cancro é la fase preterminale di una o più Disarmonie/Disequilibri che determinano comunque una debolezza specie se le risultanze di esse sono state gravi disfunzioni e alterazioni strutturali molto defedanti. Per un individuo che manifesti un tumore maligno e che nella sua esistenza sia incorso rare volte in patologie ed abbia goduto di sostanziale buona salute, la prognosi é maggiormente favorevole. Tuttavia occorre dire che pazienti pletorici, supernutriti o che abbiano quasi sempre manifestato patologie dominate da Calore/Fuoco, saranno maggiormente colpiti dal Cancro per la presenza di base di un fattore cancerogeno molto importante, il Fuoco. Per individui che manifestino un Cancro e che durante la vita abbiano goduto di salute precaria e di condizioni deficitarie ricorrenti, la prognosi é maggiormente negativa poiché non posseggono le energie sufficienti per affrontare la manifestazione oncologica e le terapie che vengono instaurate per sradicarla. Tuttavia sono individui che possono essere colpiti meno dal Cancro poiché manca uno dei fattori genetici del Cancro come il Calore/Fuoco. Un paziente già affetto da tumore maligno che sia stato trattato con apparenti buoni risultati e che presenti delle recidive o metastasi, avrà ovviamente una prognosi negativa.
h Le metastasi
La metastatizzazione é una eventualità che fa precipitare le possibilità di guarigione del paziente. Indicano un allargamento della Disarmonia/Disequilibrio basale. Metastasi precoci indicano un gravissimo substrato deficitario e di stasi energetico ematica che rende la prognosi oltremodo negativa.

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New Panorama M.T.C. é prodotto da Giorgio Beltrammi autore e curatore di testi e immagini.
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