ANGELO ZANCANARO

fu Giacomo e Antonia Zancanaro

nato a Arsiè il 22 maggio 1894

 

Tenente Colonnello degli Alpini pluridecorato nella I° Guerra Mondiale. All'epoca dell'8 settembre è al comando del Battaglione "Gemona" della Divisione Julia; nella confusione di quei tristi giorni riesce a non far arrestare nessuno dei suoi alpini e il 12 settembre decide di sciogliere il Reparto.

Appena rientrato a Feltre si mette subito in contatto con alcuni noti antifascisti tra cui Don Giulio Gaio e si mette subito in azione per creare una rete di uomini fidati disposti ad imbracciare le armi contro il nemico tedesco invasore.

Partecipa alla riunione nella canonica di Bavaria (Nervesa della Battaglia TV) del 7 ottobre '43 dove viene sancita la nascita del CLN regionale. A Zancanaro viene delegato il compito di creare una rete militare in Provincia di Belluno e di allacciare rapporti con il Comando Alleato.

Le sue scelte erano indirizzate alla ricerca di uomini capaci di sentire e d'assumersi le proprie responsabilità e che nel caso potessero "andare in montagna a combattere". Amava dire: "Non sul primo uomo con il quale ci si imbatte dovrà scendere la nostra scelta" (ricordi di D. Giulio Gaio).

Dopo aver predisposto un piano di difesa della città e del nostro patrimonio artistico diceva: "se il nemico se ne va senza colpire lo lasceremo andare, se resisterà e userà violenza verso la nostra gente lo affronteremo con tutti i mezzi possibili".

In questa sua attività il Colonnello, per una sua spavalda insofferenza ad ogni cautela non si atteneva neppure alle più elementari regole di sicurezza personale. Era ben conosciuto dai feltrini e chiunque poteva aver notizia dei suoi spostamenti che avvenivano con qualsiasi mezzo e dei suoi numerosi incontri con i suoi vecchi alpini; tanto più che questi incontri avvenivano sulla piazza o in qualche osteria.

Pure per le strade di Feltre era facile incontrarlo e spesso la sua conversazione assumeva talvolta un tono spregiudicato, quasi provocatorio anche se spesso in toni allusivi.

Per tale suo comportamento sia al Comando Tedesco che alle spie fasciste non erano sconosciute le sue attività. Venne arrestato una prima volta nel marzo del '44 e rilasciato dopo breve.

Entrato in collegamento con il Comando Alleato tramite "Radio Padova" organizzò due campi di lancio sulle Vette Feltrine per i i partigiani di Feltre e uno sopra la Val Canzoi per quelli di Belluno.

 

 

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