|
Nel corso degli ultimi anni le aree rurali sono state interessate da profonde trasformazioni che hanno prodotto una modifica sostanziale della loro tradizionale struttura economico-sociale. Queste zone hanno acquistato una crescente importanza in termini di caratterizzazione dell’ambiente e del paesaggio,dovuta ad un mutamento sostanziale degli stili di vita e di consumo. A formare lo spazio rurale, quindi, concorrono sempre più attività economiche quali: turismo, commercio, artigianato, servizi alle imprese e alle persone, ecc. Uno degli effetti immediati è stato l’ampliamento e il rafforzamento dell’offerta di turismo rurale e delle sue due componenti principali: l’agriturismo e i prodotti agroalimentari locali. Questi settori, infatti, sono stati oggetto di una crescente attenzione da parte delle politiche comunitarie e nazionali a favore delle aree rurali. In particolare ad essi è stato assegnato un ruolo strategico nel favorire l’avvio e il consolidamento di processi di sviluppo sostenibili, di carattere locale, gestiti dagli operatori presenti nell’area di intervento, basati sulle risorse endogene sia materiali (risorse ambientali, architettura, infrastrutture, monumenti, produzioni alimentari tipiche, ecc.) sia immateriali (cultura, tradizioni, professionalità, storia, ecc.). Risulta importante chiarire, prima di proseguire il nostro viaggio nel mondo del rurale, cosa intendiamo quanto parliamo di turismo rurale, agriturismo, prodotti tipici e territoriali. Turismo rurale e agriturismo, infatti, sono termini di uso comune: riflettono gli orientamenti che una parte di turisti manifesta a vantaggio di forme di vacanza che si svolgono nelle località rurali.Tali forme di turismo in parte hanno un fondo comune costituto dal contesto ambientale in cui si svolge la pratica turistica ma si differenziano sia per i soggetti imprenditori sia per le leggi che ne disciplinano il funzionamento. Conviene "classificare" come:
Per quanto riguarda i prodotti agroalimentari, il mondo delle produzioni tipiche risulta estremamente complesso e frammentato e soprattutto raccoglie tipologie di prodotto eterogenee. (clicca qui per visualizzare la sezione dedicata al tema produzioni tipiche e sicurezza alimentare). Nelle aree rurali italiane, le molte iniziative di valorizzazione del turismo rurale, dell’agriturismo e dei prodotti agroalimentari locali, hanno contribuito a: diffondere una maggiore consapevolezza delle opportunità di sviluppo offerte da un uso sostenibile e integrato delle risorse locali; recuperare risorse che rischiavano di scomparire (ad es. molte produzioni agroalimentari tradizionali) o di degradarsi (ad es. il paesaggio rurale, gli edifici rurali, i monumenti, ecc.) o nel migliore dei casi sarebbero rimaste sottoutilizzate; qualificare il territorio ad esempio attraverso l’introduzione di servizi sia per le imprese sia per la popolazione o di infrastrutture; rafforzare l’identità locale e il sentimento di appartenenza alla comunità locale, attraverso la creazione di nuovi legami fra gli abitanti locali e la valorizzazione delle risorse culturali, ambientali e economiche dell’area; ridisegnare i rapporti fra aree urbane e rurali; rendere maggiormente attrattivo il territorio rispetto ad altri territori grazie alla creazione di una offerta peculiare. Le aree rurali presentano forti potenzialità che però devono essere gestite sistematicamente affinché diventino una occasione reale per innescare dinamiche di sviluppo durature e sostenibili anche dal punto di vista economico e sociale. Di fronte all’incremento della domanda registrato nel corso di questi ultimi anni e alle crescenti attese dei consumatori, sempre più interessati non solo alla fruizione dei servizi in azienda ma al territorio nel suo complesso, è necessario costruire una offerta integrata e di qualità capace di rendere maggiormente attrattive e competitive le aree rurali nel panorama complessivo dell’offerta turistica. In altre parole, il successo delle attività legate al turismo rurale è riconducibile sia al contesto (caratteristiche economiche, sociali, culturali, ambientali,storiche-architettoniche dell’area), sia alla capacità organizzativa e produttiva del territorio nel suo insieme e delle singole aziende che compongono l’offerta locale. In questo periodo assistiamo ad un nuovo modo con cui la Società Metropolitana si rapporta con il mondo rurale. Questo nuovo approccio è più rispettoso, più sensibile al rapporto territorio/presenza umana, ma tende anche a riaffermare la positività di alcuni valori. Questi possono essere sintetizzati in tre direzioni principali. Il primo é quello della "memoria ritrovata" e riguarda:
Il secondo é quello della salute e del benessere che si esprime:
Il terzo é quello più dichiaratamente "turistico" e riguarda:
All’interno di questo ultimo "filone", bisogna tenere conto di un’altra importante motivazione, se si vuole capire a fondo la crescita del mercato del turismo in campagna. Questa motivazione si può descrivere come: la rassicurante sensazione di partecipare ad un grande e positivo movimento collettivo che gode di un consenso indiscusso. NORMATIVA Nell’esaminare il quadro normativo esistente a livello nazionale e regionale occorre innanzi tutto distinguere tra due settori produttivi che nella realtà sono strettamente collegabili: il turismo rurale (raffigurabile come attività extralberghiera) e l’agriturismo. (Vedi le sezioni a loro dedicate).
|
|