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22/08/2003
- Marco Martella |
Cari amici di
Vallecorsa
non bisogna mai, e dico mai piangere sul latte versato (scusate la frase
fatta).
Ho avuto modo di leggere i vari pensieri lasciati nel forum di Giugno (non
ho trovato Luglio ed Agosto ) e sinceramente devo dire che anche non
essendo di Vallecorsa mi ritengo una persona fortunata nell'avere proprio
a Vallecorsa amici molto cari per citarne alcuni, Federico e Luca Bruni,
Paris Sacchetti, Mario Colandrea, Romina, Giandrea e tanti altri che mi
scuseranno sicuramente se non li menziono.
Ma veniamo al dunque..., ho notato nel forum commenti molto polemici circa
la brutta sconfitta subita dalla lista D'Amici nelle scorse elezioni ed è
proprio su questo che volevo esprimere un parere del tutto personale.
Sono sempre stato dell'avviso che la causa di una sconfitta, qualunque
essa sia vada ricercata più che nella forza dell'avversario nei nostri
errori.
La vittoria del sindaco Tullio ragazzi miei non è avvenuta sul filo di
lana e ciò può significare due sole cose, o Tullio ha ben operato negli
anni in cui è stato al governo del paese oppure c'è stata (scusate la
mia schiettezza) da parte della coalizione D'Amici qualcosa che non ha
funzionato.
Intendiamoci, non mi ritengo uno stratega politico ma è semplicissimo
affermare che due piu due faccia quattro.
A questo punto penso sia inutile polemizzare o scervellarsi
nell'analizzare il voto (frase molto in voga quando si perde) come ha
fatto il mio centro-destra in seguito alla batosta rimediata nella scorsa
tornata elettorale (vedi la Provincia di Roma, Ferentino ecc. ecc.) bensì,
sarebbe più opportuno fare un'approfondito esame di coscienza circa le
cause che hanno permesso queste schiaccianti vittorie.
Non conosco, ripeto, la realtà politica di Vallecorsa ma conosco quella
di Ceccano e posso garantirvi che la maggior parte dei cosidetti
"aspiranti al trono" esce fuori dal guscio due mesi prima delle
elezioni e questa è di sicuro la causa principale della disaffezione dei
cittadini verso alcuni personaggi, credetemi.
No, secondo me non è così che si fa politica.
La vera politica richiede impegno costante al fianco del cittadino..., la
vera politica è sacrificio..., la vera politica è non dire mai "non
posso venire alla riunione perchè devo uscire con la mia
ragazza"..., la vera politica consiste nel coraggio di prendere da
parte i blasonati CAPI DI PARTITO e cantargliene quattro, costi quel che
costi..., la vera politica consiste molto spesso, e questo posso
garantirlo di persona, nel combattere in qualcosa in cui si crede
rimettendoci tempo e denaro.
Quindi, posso assicurarvi (e se l'amico Lorenzo mi stà leggendo avrà
sicuramente capito a cosa mi riferisco) che a ben poco servono quelle
belle adunate di partito nelle occasioni "importanti".
Per farla breve è importante che ognuno si assuma le proprie
responsabilità, dal più grande al più piccolo, e soprattutto bisogna
fare in modo che la gente inizi nuovamente a credere nei partiti ed anche
se questo può sembrare allo stato attuale una chimera a mio avviso è
solo così che forse un domani potremo sperare non dico di vincere .....
ma quantomeno di combattere ad armi pari.
Cari saluti
Marco Martella
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