Una MTB per volare

Al di là della semplice suddivisione fra tipologia di bicicletta mono o bi-ammortizzata vista in precedenza, esistono molte distinzioni da fare in relazione all'utilizzo specifico della nostra amata bike.
Le differenze sono soprattutto in relazione alla diversa attitudine a percorrere salite o discese con maggiore facilità.Gli elementi che possono fare la differenza sono la geometria del telaio, l'escursione degli elementi ammortizzanti e i diversi sistemi di ammortizzazione. Di seguito amplieremo un po' questi concetti descrivendo le biciclette che ho la fortuna di possedere e che mi permettono di vivere con soddisfazione le tante sfumatore di questa passione. Partiamo allora dalla mia Tomac Flint.

Tomac Flint 29er
La Flint è una "front suspended", quindi con sola forcella ammortizzata. La forcella ha un'escursione massima di 100 mm, attualmente considerato un valore medio-basso. Con questa escursione possiamo affrontare con estrema sicurezza percorsi fuori strada scorrevoli, fino a quelli di media difficoltà, ma ciò dipenderà molto dalla nostra preparazione tecnica e dal tipo di coperture utilizzate. Una peculiarità della Flint è di essere dotata di ruote con diametro maggiorato (29 pollici) rispetto alla stragrande maggioranza delle biciclette in commercio che montano ruote più piccole (26 pollici). Le ruote più grandi hanno il vantaggio di facilitare la trazione e il superamento degli ostacoli in salita, mentre rendono la bicicletta molto più stabile e sicura in discesa.
Considerando il diametro maggiorato delle ruote, il peso complessivo e la geometria del telaio, la Flint di adatta molto bene anche a percorrere agevolmente tratti in asfalto.

Tomac Snyper 140 "The Lizard"
Già dal suo nome possiamo intuire il valore di escursione di questa bici. La Snyper è infatti una bi-ammortizzata da 140 mm sia anteriori che posteriori. Tale escursione, insieme al suo schema di sospensione, la rendono un mezzo universale che ci permette di arrampicarci agevolmente in salita e di scatenarci poi in discesa su percorsi tecnici anche di una certa difficoltà. Da questa sua attitudine deriva il soprannome che ho dato alla mia Tomac. Come un lucertola, la Snyper guizza veloce su ogni sentiero superando gli ostacoli con facilità sorprendente.

Santa Cruz Nomad "The red One"
Ogni appassionato sa che Nomad è la leggendaria capostipite di una tipologia di MTB oggi molto diffusa, quella cosiddetta "All mountain". Il concetto che i tecnici Santa Cruz hanno voluto sviluppare è quello di una bike realmente in grado di essere pedalabile dappertutto e per lungo tempo ed in grado poi di affrontare percorsi tecnici anche con severe difficoltà.
E ci sono riusciti! Soprattutto con gli affinamenti della seconda versione, quella del 2009, dopo solamente un anno dal debutto, il risultato è stato raggiunto pienamente. Chiunque in sella ad una Nomad migliora sensibilmente le sue capacità. I 160 mm di corsa della forcella e gli altrettanti dell'ammortizzatore che attua il sistema VPP, non sono certo un ostacolo nel pedalarla, mentre diventano un fondamentale aiuto in discesa, anche nei passaggi più tecnici. Inutile negare che da quando è arrivata in "scuderia" è quella che utilizzo con maggior frequenza.

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Trek Scratch 9
È il "pezzo da 90" della mia scuderia. In realtà i millimetri di escursione posteriore sono ben 170, mentre davanti è dotata di forcella da 180 mm, in sostituzione di quella da 160 mm originariamente montata. Pur essendo nata per essere ancora relativamente pedalabile in salita, oggi la utilizzo esclusivamente nei bike park, avendo eliminato anche il reggisella telescopico previsto nel montaggio originale. Con l'attuale allestimento, il suo regno incontrastato è indiscutibilmente la discesa, anche estremamente tecnica. Avendone la capacità e "il manico" la Scratch 9, con robuste sospensioni a molla e telaio estremamente massiccio, può sostenere salti e "drop", mentre la geometria nell'insieme consente di raggiungere velocità ragguardevoli in tutta sicurezza.