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La volpe e la gatta
by Pam-chan

CAPITOLO QUATTRO: LITIGI

Ormai erano passati più di tre mesi dall’arrivo di Yumi, e lei e Rukawa erano come cane e gatto…ormai anche Hanamichi aveva smesso di torturare il volpino vedendo che c’era qualcuno che ci riusciva infinitamente meglio di lui…

Un pomeriggio in cui gli allenamenti erano stati posticipati x una riunione, a cui dovevano partecipare i ragazzi del terzo anno, Yumi , si incamminò verso la palestra.

“Oh scusate non vi avevo visti…” esclamò lei andando a sbattere contro tre ragazzi.

“Ehi bellezza non penserai che bastino le tue scuse vero?” chiese uno di loro con un ghigno. Lei li osservò perplessa.

“Beh x farti perdonare potresti venire a fare un giretto con noi e farci divertire un po’!” asserì un altro

“Mi dispiace ragazzi ma ho altro da fare!” rispose lei seccata

“Rimanda i tuoi impegni bellezza perché oggi sei impegnata con noi!” fece l’ultimo avvicinandosi a lei.

“Non ho voglia di perdere la pazienza…volete lasciarmi andare?” fece lei stizzita…quegli idioti non le facevano la benché minima paura.

In quel momento una voce a lei familiare domandò: “Serve una mano?”.

I quattro si girarono e videro un ragazzo moro con un borsone appoggiato indolentemente ad un muro lì vicino.

“Ciao volpino! Ti ringrazio ma sto spiegando a questi ragazzi che non gli converrebbe infastidirmi…” replicò lei.

“Veramente lo stavo chiedendo a loro…con una gatta selvatica come te non hanno scampo…” rispose lui con un’espressione innocente.

“Rukaaaaaawa! Questa me la paghi!” disse lei irritata dirigendosi verso di lui come una furia.

Il ragazzo la schivò abilmente con un sorriso divertito “Tsk…certo che anche se hai il carattere di una gatta…non hai di certo la sua stessa velocità…!” e si allontanò  tampinato da Yumi che gli gridava insulti.

I tre erano rimasti a guardarli allibiti… da quando quei due avevano incominciato a discutere tra loro non li avevano più calcolati…

“Come osano umiliarci così ignorandoci? La pagheranno cara!” urlò il capo

Kaede e Yumi non badarono minimamente a quella minaccia…erano troppo presi dal loro litigio…

 

Quando entrarono in palestra si stavano ancora insultando lanciandosi occhiatacce.

“Tsk…sei  peggio di una bambina…ti metti sempre nei pasticci…”

“Ma come osi? Parla lui…che la mattina è talmente sveglio da andare a sbattere contro i pali della luce…” lo schernì lei

“Sempre meglio di te…che con il tuo caratteraccio litighi con tutti…”

“Ahhh ha parlato mister simpatia…ma non farmi ridere”

Tutti quanti li guardavano alternativamente con espressioni di sgomento…x quanto avrebbero continuato quella volta?

Dopo un po’ Kogure ritenne saggio intervenire… “Ragazzi non credete che sia il caso di smetterla?”

I due si voltarono gridando contemporaneamente: “Pensa agli affari tuoi !!!”

Notando gli sguardi stupiti degli altri i due si resero conto di aver aggredito il povero vice capitano…e arrossirono x  l’imbarazzo.

“Ehm…scusa Kogure non ce l’avevo con te…” mormorò Yumi abbassando lo sguardo.

“Hn…sei la solita idiota è colpa tua!” esclamò il volpino…le scuse non erano il suo forte.

“Che cosa hai detto?” urlò lei di nuovo inviperita.

Gli altre si guardarono sconsolati… nemmeno Akagi se la sentiva di intervenire tra quei due…ormai avevano capito tutti che erano senza speranza…x loro fortuna in quel momento entrò il signor Anzai e così iniziarono gli allenamenti…

Mentre tornavano a casa Ryota rifletteva sullo strano comportamento della cugina…d’accordo era sempre stata un tipo esuberante…inoltre x orgoglio, testardaggine e lingua lunga non era seconda a nessuno…però non si era mai accanita così contro qualcuno…anzi nella maggior parte dei casi era sempre dolce e disponibile… se non la facevano arrabbiare….

<< Veramente non riesco proprio a capire perché litighi continuamente con Rukawa…va bene che lui non è il massimo della simpatia  e a volte sa essere decisamente odioso però…non mi sembra una ragione valida x stuzzicarlo in continuazione…a meno che…no…non ci credo!>> pensò fermandosi improvvisamente.

“Ryo-chan si può sapere che ti prende? Sembri così pensieroso…non è che per caso hai litigato con Ayako vero?” domandò preoccupata Yumi.

“Come? No Aya non c’entra…” rispose lui poi aggiunse: “Posso sapere come mai litighi sempre con Rukawa?”

“Che cosa? Beh perché è un grande arrogante!” disse lei spiazzata dalla domanda

“Non mi sembra un motivo sufficiente x aggredirlo in continuazione…” commentò lui.

“Ecco…io…” disse lei a corto di parole.

“Non è che lo fai x smuoverlo? Per fargli perdere la sua aria di totale indifferenza verso gli altri?”

“Ehm… sì anche x questo…”

“Come mai ti impegni tanto? Non è che sotto, sotto ti piace, vero?” domandò lui.

“Ma che dici?” fece lei distogliendo lo sguardo.

“La verità?” esclamò lui con un sorriso serafico, poi con uno sguardo serio, aggiunse: “Yumi non ti sto obbligando a confidarti con me…se non vuoi dirmelo non fa niente”

“Oh Ryo-chan non è che non voglio dirtelo…è solo che sto cercando di negarlo anche a me stessa… Vedi Kaede, anche se non l’ho mai voluto ammettere, mi ha intrigato sin da quando l’ho conosciuto, a parte il fatto di essere un gran bel ragazzo ho avvertito in lui una profondità che cerca di non esternare, che mi ha attratta come una calamita, inizialmente dicevo a me stessa che ero solo incuriosita poi con il passare del tempo mi sono resa conto che non solo mi piaceva…ma mi stavo addirittura innamorando di lui…però so di non avere speranze…così mi accontento e lo stuzzico mentre cerco di reprimere quello che provo x lui!” concluse lei con un voce triste.

Ryota rimase male nel sentire quel tono…non era da lei… “Coraggio Yumi non è da te gettare la spugna…”

Lei gli lanciò un’occhiata ironica “Guarda che lo so…ma qui stiamo parlando di Kaede Rukawa, giovane promessa del basket giapponese, nonché ragazzo più corteggiato della scuola…”

“Questo è vero ma è anche indiscutibile il fatto che tu nel giro di poco tempo sia riuscita a scuoterlo parecchio… non l’avevo mai sentito parlare così tanto prima del tuo arrivo…” ridacchiò lui

“Sì parla…ma solo x rispondere alle mie provocazioni…”

“Beh è già qualcosa, no?”

“Lasciamo perdere…preferisco non pensarci x ora…”

“D’accordo come vuoi però non mollare intesi? E su col morale non mi piace vederti abbattuta” disse lui facendole l’occhiolino.

La ragazza annuì e sorrise…in fondo aveva ragione Ryota…non era da lei arrendersi…chissà prima o poi il volpino l’avrebbe anche potuta notare…

continua...

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